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Toscana, 1944. Quattro soldati americani di colore rimangono bloccati in un piccolo paese al di là delle linee nemiche. I quattro sono rimasti separati dal resto della compagnia dopo che uno di loro ha rischiato la vita per trarre in salvo un bambino italiano. Asserragliati sulle montagne toscane con i tedeschi da un lato ed i superiori americani incapaci di gestire gli eventi dall'altro, i soldati riscoprono una dimenticata umanità vivendo tra gli abitanti del paese e con un gruppo di partigiani. |
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Spike Lee ha dichiarato che la vera ispirazione l'ha avuta dal romanzo di James McBride, definito: "bellissimo, pieno di idee e possibilità". E nel film di Spike c'è davvero di tutto. Una marea di elementi che percorrono il tessuto narrativo spostando continuamente lo strato visivo tra emozione e pensiero, verso l'omaggio più commosso.
Il 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema, piccolo centro in Toscana, la tragedia della seconda guerra mondiale ha toccato uno dei suoi molteplici punti di non ritorno. Un massacro di civili indifesi che agli occhi di Spike non poteva restare sepolto. Soprattutto se in quel massacro vennero uccisi anche molti soldati afroamericani come la compagnia “Buffalo Soldiers”, composta quasi esclusivamente da neri, gettati in una guerra non loro, forse di nessuno, ma certamente non del popolo afroamericano che negli Stati Uniti di allora (di oggi?), si trovava a difendere la stessa bandiera che spesso li ripudiava.
Stamps, Bishop, Hector e Train (i quattro soldati della Buffalo) restano incastrati a Sant'Anna ed entrano in contatto con i luoghi e le persone, anche con i partigiani, straordinario PierFrancesco Favino nel ruolo di Peppi Grotta, con la realtà di un paese allo sbando, alleato con gli stessi massacratori.
Spike Lee come al solito non indugia e mostra gli orrori. Il suo stile è chiaro e lineare, sempre alla ricerca di quella profonda morale che attraversa e nobilita il suo cinema fin dai tempi di “Malcom X”. Riesce a creare un romanzo visivo sopra il dolore più grande e commuove spesso, nei lunghi sguardi, nei dialoghi e nei respiri che concede alle scene più intense, come non volesse far trattenere alcuna lacrima ed anzi come se pretendesse l'intima purificazione, unico e giusto modo di rendere omaggio, in silenzio e senza mai dimenticare; neanche, ovviamente, quegli eroi neri che hanno ucciso e sono stati uccisi per gli Stati Uniti d'America senza avere mai avuto neanche l'illusorio merito di essere ricordati in un film, sempre così pieni di “bianchi” e di John Wayne. |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “Miracolo a Sant'Anna” |
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Tf1 condannata per non aver distribuito Spike Lee, 32 milioni di danni ( 7 Luglio 2011)
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Spike Lee cittadino onorario di Stazzema (30 Settembre 2008)
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La macchina del tempo di Spike Lee (18 Giugno 2008)
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"Miracle" Spike Lee al festival di Cannes (21 Maggio 2008)
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James bond in Toscana (28 Febbraio 2008)
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Favino partigiano per Spike Lee (17 Novembre 2007)
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Lo Cascio nel cast di "Miracle at St. Anna" (14 Novembre 2007)
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Spike Lee: "St Anna l'ultima guerra giusta degli Usa" (20 Settembre 2007)
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Cinque italiani nel film di Spike Lee ( 1 Settembre 2007)
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Spike Lee racconta il dramma di Sant'Anna ( 3 Luglio 2007)
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