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Esce venerdì 12 Giugno, distribuito da "Ripley's film", un film dal titolo accattivante quanto ingannatore: "Amore & altri crimini", apprezzato oltre un anno fa al Festival di Berlino dove è stato presentato nella sezione "Panorama".
Stefan Arsenijevic, regista e sceneggiatore del film, non è venuto in Italia per il "lancio": riportiamo le dichiarazioni che ha fatto pervenire alla stampa, nelle quali parla di cosa c'è alle spalle di un film immerso in un presente drammatico. |
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Lasciare la Serbia: |
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“Amore e altri crimini” è la storia di una donna insoddisfatta della sua vita a Belgrado. Negli ultimi 15 anni molte persone hanno pensato di lasciare la Serbia, tra queste, più di 300.000 sono giovani. È una tentazione molto forte, specialmente se si ha un amico già emigrato da qualche parte. Comunque sia è sempre molto difficile prendere una decisione del genere. Tempo fa mi hanno raccontato la storia di una donna che aveva trafugato dei soldi ed era fuggita. Mi sono chiesto come ci si sentisse a dare via un intero pezzo della propria vita. Per persone come Anica non c’è ritorno a casa possibile. Sono queste le problematiche confluite nella sceneggiatura, come pure la domanda: cosa succede quando ti innamori proprio nel giorno in cui ti sei promessa di fuggire? |
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Tutto in un giorno: |
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Il film segue Anica nel suo ultimo giorno a Belgrado, dall’alba al tramonto. La rapina alla cassaforte di Milutin è programmata per la sera, così il giorno è occupato dai saluti alle persone che hanno avuto un ruolo importante nella sua vita. Verificare l’effetto del tempo sui progetti umani è sempre stato un argomento molto affascinante per me. Il pubblico sa già sin dall’inizio del piano di Anica, qualunque cosa le accada acquista una intensità ed un significato particolare. Anche perché c’è sempre la possibilità di cambiare idea. Allo stesso tempo, ho pensato fosse eccitante tentare di raccontare una vita intera in un solo giorno. |
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Cercando emozioni in mezzo al gelo: |
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Ho voluto esplorare un paesaggio umano raccolto nello spazio di una manciata di palazzi, attraverso le relazioni, le facce, per avvicinarmi il più possibile al calore umano dei personaggi, contrapponendolo al clima austero dell’ambiente. È stata una scelta maturata dopo una lunga riflessione: se avessi voluto lasciare il paese cosa mi sarei perso? Forse le persone. Ed è proprio il distacco umano a rendere difficile, alla fine, la fuga di Anica. |
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Piccoli criminali: |
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Nel quartiere dove sono cresciuto le possibilità per un adolescente erano due: diventare un criminale o un artista. Attraverso Amore e altri crimini ho voluto offrire anche una personale riflessione sulla Serbia contemporanea. Durante il regime di Milosevic, il paese era pieno di criminali, i grandi boss erano trattati come celebrità, occupavano le prime pagine dei giornali, rilasciavano interviste sulla loro vita privata o sugli scenari politici e sociali futuri. In quegli anni il sistema di valori si è rapidamente degradato. Ma non è la vita dei fuorilegge il tema centrale del film. Molti dei personaggi sono in fondo alla scala gerarchica dell’organizzazione, diventati criminali per istinto di sopravvivenza, senza una particolare propensione, sapendo di non avere talento, forse per colpa dei tempi. Le cose sono cambiate dopo la caduta di Milosevic, nel 2000. Ho voluto raccontare la transizione da una società di criminali ad una di consumatori. Le storie di questi piccoli criminali mi sono sembrate perfette per testimoniare un enorme cambiamento a partire da un contesto molto ristretto. |
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L’amore è un crimine: |
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Ho notato che molte persone, quando sentivano il titolo del film, accennavano ad un furtivo sorriso. Dev’esserci qualcosa di profondo nel concepire l’amore come un crimine. Anche perché si possono compiere gesti sorprendenti quando si è innamorati. Si può passare la vita a pensare che a noi non accadrà mai e poi… È proprio ciò che accade ai miei personaggi. Ma il titolo vuole anche rendere la complessità della vita attraverso l’accostamento di due termini apparentemente così distanti. Non ci sono buoni o cattivi, sono tutti buoni e cattivi allo stesso tempo. Esseri umani impegnati a migliorare il più possibile la propria esistenza. Non ho voluto fornire risposte definitive alla loro ricerca ma porre domande, e lasciare i personaggi ed il pubblico da soli di fronte alle loro emozioni. |
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Dal corto al lungo: |
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Il passaggio al lungometraggio è stata per me una prova molto dura. Avevo girato diversi corti ed il tempo utilizzato per girare Amori e altri crimini è stato lo stesso tempo che ho impiegato per girare tutti i miei corti. Veramente un esperienza molto strana, un po’ come correre la maratona. |
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