|
|
Presentato in concorso al 66° Festival di Venezia, il nuovo film di Michael Moore si intitola "Capitalism: A Love Story". Il tema è quello centrale nella cinematografia di Michael Moore, l'impatto che il capitalismo, il grande sogno americano, ha sulla vita quotidiana delle persone; la domanda è semplice, in apparenza: chi siamo e perché ci comportiamo in questo modo? La Mikado, che distriubisce il film in Italia a partire da venerdì 30 ottobre, ha diffuso una breve intervista con il provocatorio regista americano. |
|
|
|
|
Cosa ti ha ispirato a fare questo film? Perché proprio ora? |
|
In America, le persone tendono ad aspettare che la polvere si accumuli prima di discutere apertamente certi argomenti e dire alcune cose. Anche se tutto questo ce l’hanno sotto gli occhi e sentono che qualcosa è andato storto, comunque continuano a seguire la corrente. Le persone si adeguano e accettano soluzioni mediocri, sono a loro agio e si sistemano meglio che possono. Molte persone ritengono che sia sufficiente tenere la testa bassa e turarsi il naso per cavarsela. Ma qualcuno deve alzare la voce.
Il mio obiettivo è di porre le domande che si sono formate nella mia testa da un po' di tempo e che ritengo la nostra società debba farsi. Il compito dell'artista, del musicista o del regista non è di seguire la folla. I politici non cambieranno nulla di spontanea volontà, non ha senso per loro mostrarsi coraggiosi, è troppo rischioso. Sono le persone che devono farli cambiare. Così, una volta che la verità emergerà e il quadro diventerà chiaro, quelli che alzavano le spalle e ironizzavano cambieranno idea e assomiglieranno proprio a quelle persone isolate che un tempo prendevano in giro. |
|
Quanto ci è voluto per completare il film? |
|
Abbiamo iniziato la produzione nella primavera del 2008. Ma, in realtà, io sto facendo questo film da vent'anni. Dopo l'esordio di “Roger & Me”, nel 1989, ci sono stati dei collegamenti e delle idee comuni presenti in tutti i miei progetti. “Capitalism: A Love Story” non è semplicemente la continuazione di questo lavoro, ma il suo culmine. |
|
Molti non sanno a chi dare la colpa per i recenti crolli finanziari; questo film ci aiuterà a scoprire il responsabile di questo collasso? |
|
Non penso sia un mistero chi c'è dietro a questo collasso finanziario. Una grande rabbia è stata rivolta verso le banche e le istituzioni finanziarie, che hanno messo a rischio la nostra economia e l'hanno distrutta, così come verso i politici che hanno permesso che succedesse... Non mi faccia iniziare a parlare...
?Questo film non descrive un boom, un fallimento o un salvataggio. Ho iniziato a lavorare a questo progetto prima che l'economia colasse a picco o che avessi la minima idea che ci sarebbe stato un prestito imponente da parte del Tesoro statunitense un mese prima delle elezioni presidenziali. Non mi concentro su un individuo, una società o un problema in particolare, ma sul quadro generale. Questo film attacca il sistema che permette, incoraggia e, cosa più importante, garantisce questa corruzione. |
|
Per quanto riguarda il ruolo del governo, sembra che ci siano molte persone a cui dare la colpa. Membri di entrambi i partiti politici hanno contribuito alla situazione attuale. C'è qualcuno a Washington con le mani pulite? |
|
Non ci sono abbastanza salviette disinfettanti nel mondo per ripulire Washington. Questo film fa i nomi e attacca entrambi i partiti, senza paura o parzialità. Ogni discussione politica ha il difetto di scivolare sul piano dei liberal contro i conservatori e dei Democratici contro i Repubblicani. Ma questo è soltanto un modo di distrarre l'attenzione dal vero problema: il sistema in cui ci troviamo ha in mano entrambi i partiti, sia i liberal che i conservatori. Ogni tanto ci sono scontri durissimi tra i due partiti, ma entrambi cercano di rimanere al potere e l'ultima cosa che vogliono è far colare a picco la nave. Questo film parlerà dei problemi che non vengono discussi al Congresso o nei talk show della domenica mattina (che vengono sponsorizzati da Boeing, AT&T, Archer Daniels Midland, ExxonMobil...). |
|
Cosa pensi che rimarrà al pubblico di questo film? |
|
Popcorn e forconi. |
|
|
|
Ultime Interviste |
|
|
|
Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende" |
|
|
Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere" |
|
|
Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta" |
|
|
Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore" |
|
|
Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?" |
|
|
Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia" |
|
|
Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni! |
|
|
Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria" |
|
|
Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili" |
|
|
Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione" |
|
|
|