|
|
Esce venerdì 23 aprile il nuovo film di Alejandro Amenábar, a quasi cinque anni di distanza da "Mare dentro"; "Agora" racconta la storia di Ipazia (nell'ottima interpretazione di Rachel Weisz), filosofa e scienziata vissuta ad Alessandria nel tardo IV secolo, all'inizio rispettata e ascoltata, quindi ostacolata, screditata e infine uccisa dai cristiani parabolani. Il film è distribuito da Mikado, che ha diffuso alla stampa alcune dichiarazioni del regista, che riportiamo sotto forma di breve intervista. |
|
|
|
|
Alejandro, dopo un film su un tema attuale quale l'eutanasia, ecco un film storico: |
|
Quattro anni fa, dopo “Mare dentro”, che è stata per me un'esperienza molto intima, non avrei mai immaginato che il mio film successivo avrebbe parlato di pagani e cristiani nell'antico Egitto. Ma è proprio questa la bellezza della mia professione: puoi liberare la tua fantasia ed esplorare dei mondi affascinanti come l'Alessandria del quarto secolo dopo Cristo, immaginare le sue strade, i templi e il popolo. E trovare la passione - e i soldi - per riportare in vita tutto questo. |
|
Cosa ti ha spinto a fare questo film? |
|
Io non sono mai stato interessato alla scienza. Per me, la cosa meravigliosa di questo progetto è stata venire a contatto con il mondo scientifico da un punto di vista umano ed emotivo.
Siamo finiti a raccontare la storia di Ipazia attraverso un elaborato processo di selezione. All'inizio si trattava di una storia che abbracciava 2.000 anni, dal sistema geocentrico alla relatività, e abbiamo svolto delle ricerche su ogni dettaglio. Ma mentre studiavamo Spazia e il periodo in cui era vissuta, abbiamo scoperto che c'erano molti legami con il mondo in cui viviamo attualmente e questo ha scatenato il nostro interesse. Per molti, il periodo in cui era vissuta Ipazia rappresentava la fine del Mondo Antico e l'inizio del Medioevo. |
|
Il film è girato in inglese, non in spagnolo. Perché? |
|
Questo film è stato pensato fin dall'inizio come un progetto internazionale e da girare in inglese, perché stiamo parlando di 50 milioni di euro di budget. Sarebbe stato un suicidio pensare che un film così importante potesse essere concepito e girato in Spagna, solo con attori spagnoli, e poi sperare di recuperare l'investimento. Tutto ciò, associato al fatto che Alessandria era un misto di culture e lingue, mi ha fatto pensare che si potesse tranquillamente sentir parlare in inglese per le strade. |
|
Come racconteresti “Agora”? |
|
“Agora” è la storia di una donna, di una città, di una civiltà e di un pianeta. L'Agora è il pianeta su cui dobbiamo tutti vivere insieme. Abbiamo cercato di mostrare la Terra all'interno di un contesto universale, guardando gli esseri umani come fossero formiche e la Terra come una piccola sfera tra tante stelle.
Questo è un viaggio nel tempo e nello spazio. “Agora” è, per molti versi, la storia del passato che si rivolge in maniera indiretta a quello che avviene nel presente. E' uno specchio che le persone possono guardare e osservare attraverso la distanza del tempo e dello spazio, per constatare quanto poco sia cambiato il mondo. L'intera esperienza è stata estremamente appassionante, dal momento in cui Mateo Gil, Fernando Bovaira ed io abbiamo incominciato a sognare questo progetto. Posso soltanto sperare che il pubblico si appassioni a questa pellicola come abbiamo fatto noi. |
|
|
|
Ultime Interviste |
|
|
|
Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende" |
|
|
Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere" |
|
|
Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta" |
|
|
Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore" |
|
|
Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?" |
|
|
Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia" |
|
|
Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni! |
|
|
Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria" |
|
|
Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili" |
|
|
Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione" |
|
|
|