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Una delle uscite pre-natalizie più attese è "The Tourist", commedia d'azione di Florian Henckel von Donnersmarck, molto diversa dal cupo esordio con "Le vite degli altri". Protagonisti della pellicola, girata quasi per intero a Venezia, sono Angelina Jolie e Johnny Depp, che ha incontrato la stampa romana alla vigilia dell'uscita nelle sale; Depp, che ha una doppia candidatura ai Golden Globes, in attesa dell'annuncio delle nomination agli Oscar, impersona un insegnante di matematica in vacanza, coinvolto in una fitta rete di intrighi. |
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Non più trasgressivo, ma uomo normale: come ti sei trovato in questo ruolo? |
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In ogni personaggio che interpreti c’è una parte di te; al contempo l’ho sentito però come un uomo molto diverso da me. Con Florian ne abbiamo parlato a lungo, è un personaggio addirittura ipernormale; mi ha fatto venire in mente una persona che conoscevo, che faceva il ragioniere, che in vacanza girava il mondo e l’unica cosa che faceva era fotografare cartelloni, nomi di strade, di negozi, qualsiasi cosa contenesse il suo cognome. |
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Quali ruoli preferisci? |
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Io sono stato fortunato nella mia carriera, tra i registi con cui ho lavorato e i ruoli che ho impersonato. Quando interpreti un personaggio cerchi di rimanere fedele alla sceneggiatura e a quanto ti chiede il regista, se ci sono state situazioni in cui ho interpretato personaggi al di sopra delle righe è perché sentivo che fosse la maniera giusta. In questo caso, in cui il personaggio andava interpretato quasi sotto tono, si è trattato comunque di una sfida, perché devi cercare di aggiungere al personaggio qualcosa che lo renda più interessante, che attragga il pubblico. |
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Ti sei mai trovato in disaccordo con un regista su un personaggio? E un personaggio ti ha mai tenuto sveglio la notte per capirlo? |
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Sì, mi sono trovato in situazioni in cui avevamo visioni non coincidenti; d’altra parte tu vieni ingaggiato per fare un determinato lavoro, affinché tu possa interpretare un personaggio al meglio della tue possibilità, perché hanno visto i tuoi lavori precedenti e sanno che sei in grado di fare determinate cose. Fortunatamente in questo caso non è successo, anzi, Florian ha accettato le mie opinioni ed è stato molto generoso rispetto al personaggio, è stato anche fonte d’ispirazione; lui aveva idee grandiose sul personaggio.
Per l’altra domanda, c’è stato un caso particolare, “The Libertine”: ho passato parecchie notti in bianco non perché non conoscessi il personaggio, ma perché sono state riprese molto rapide, con ritmi pressanti, quindi non ha a che vedere con la natura del personaggio. |
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Quando la smetterai di imitare Keith Richards? |
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Non smetterò di imitare Keith Richards fino a che non diventerò Keith Richards. |
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Come vedi la tua candidatura ai Golden Globe? |
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Sono commosso, oltretutto sono nella strana posizione di essere candidato per due film (“The Tourist” e “Alice in Wonderland”, ndr): sono in competizione con me stesso, è una cosa un po’ strana. E’ bello che qualcuno riconosca il valore del lavoro che fai, d’altra parte però è così strano mettere in competizione qualcosa che ha a che fare con l’arte, gli artisti e ciò che li ha ispirati. |
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Tornerai a dirigere un film? |
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Sì, ci sono un paio di cose che sto pensando di dirigere; so per certo che se tornassi dietro la macchina da presa non sceglierei me stesso come attore, perché fare entrambi i lavori è pesante e difficile. |
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