Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Paolo Genovese

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Il regista del momento è Paolo Genovese: nel giro di due mesi è riuscito a superare al boxoffice il cinepanettone con “La banda dei Babbi Natale” e a superare Checco Zalone, seppur solo nella classifica del weekend, con “Immaturi”. Si tratta, quest'ultima, di una commedia corale, con molti volti noti del cinema italiano nei panni di quarantenni alle prese con l'esame di maturità: non sono ripetenti, ma hanno appena scoperto che l'esame fatto 20 anni prima è stato annullato... La distribuzione del film ha diffuso questa breve intervista al regista.
Intervista Paolo Genovese: Domanda 1Come è nato questo progetto?
Ho voluto raccontare, provando ad analizzarle con la diversa consapevolezza che si ha a quarant’anni, le emozioni dei miei vent’anni, un’età in cui tutti vivono sentimenti forti e grandi passioni che poi si dimenticano. L’idea proviene dalla prima storia che avevo scritto, nel 1990: avevo sostenuto da poco gli esami di maturità ed ero divorato dall’angoscia di doverli ripetere, per me erano diventati un incubo ricorrente, e così quasi per gioco pensai al racconto di un gruppo di venticinquenni costretti all’improvviso a tornare sui libri.
Intervista Paolo Genovese: Domanda 2Come si è evoluta nel tempo l’idea iniziale e cosa le stava a cuore raccontare?
Un paio di anni fa avevo raccontato al produttore Marco Belardi ed ai dirigenti della Medusa questo soggetto e a loro è piaciuto subito. Ho iniziato così a scrivere una sceneggiatura che aveva come protagonisti dei quarantenni col disagio della crescita che si ritrovavano a rifare quello che facevano alla fine del liceo. Ho scelto la chiave della commedia nostalgica venata di sentimento, con una parte divertente che consiste nel ricalarsi mentalmente nel passato remoto, facendo riemergere meccanismi di ventenni in un corpo di quarantenni: i vari personaggi si ritrovano alle prese con le loro abitudini del passato e con un’esperienza imprevedibile che – dopo averli messi a confronto con la vita che intanto è andata da tutte le parti, fra sogni e disillusioni – finirà con l’aiutare tutti a capire meglio il presente. “Immaturi” è un modo divertente e leggero per raccontare il male di vivere di una generazione, quella dei trentacinque/quarantacinquenni, che non hanno fatto né il ’68 né il ’77, orfani di forti ideologie in cui identificarsi, hanno avuto grandi difficoltà nel definirsi per mancanza di modelli di riferimento, non hanno compiuto scelte particolari, sono stati piuttosto superficiali, ma tutto sommato sono riusciti a sopravvivere con leggerezza sapendo prendersi in giro, l’ironia e l’autoironia hanno rappresentato la loro chiave di salvezza e di assoluzione...
Intervista Paolo Genovese: Domanda 3Come è stato scelto il cast?
La selezione non è stata semplice, trattandosi di un film corale l’idea era quella di cercare di mettere insieme visivamente un gruppo eterogeneo per provenienza geografica e professionale in modo che fosse più realistico, come in fondo succede a scuola quando si formano le classi e ci si siede nei banchi in maniera casuale. Avevo visto recitare Paolo e Luca in un film durante un festival, ero sicuro che sarebbero stati buoni attori anche per le parti non comiche e infatti quando sono in scena entrambi dimenticano subito di essere "Le iene" che li hanno resi celebri in tv; Ricky Memphis mi è sempre piaciuto tanto ed ero certo dei suoi potenziali brillanti; mi piaceva poi l’idea di mostrare Barbora Bobulova in un modo diverso rispetto agli abituali ruoli drammatici, ero sicuro che potesse essere molto brava alle prese con un personaggio comico; di Ambra Angiolini, mi è sempre piaciuto il carattere con cui è sempre riuscita a dare forza e credibilità ai personaggi. Raoul Bova, riesca ad essere un attore eclettico e in grado scaldare i personaggi che interpreta.
Intervista Paolo Genovese: Domanda 4Si è trovato a suo agio con la produzione?
Ho avuto una grande libertà di movimento, non mi è mancato niente, mi è stato dato tutto il tempo necessario per scrivere varie versioni del copione e poi ho condiviso alcune osservazioni con i dirigenti della Medusa e col mio produttore Marco Belardi col quale avevo già lavorato per “Viaggio in Italia”, un film da me realizzato con Luca Miniero proposto attraverso brevi pillole all’interno del programma tv "Ballarò": ci siamo piaciuti molto, si è rivelato un complice fidato, tra noi non c’è stato mai nessun problema. Ma vorrei sottolineare anche il decisivo contributo della troupe: ho sentito come non mai un coinvolgimento e un affetto verso il film davvero speciale da parte di tutti, ho avuto la fortuna di contare su un gruppo di lavoro fantastico che si è trovato in un particolare stato di grazia.
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Immaturi
di Paolo Genovese
Commedia, 2010
108 min.
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2010  Immaturi
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