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Esce venerdì 4 febbraio “Femmine contro maschi”, sequel del fortunato “Maschi contro femmine” a meno di un anno di distanza. Fausto Brizzi ci racconta tre storie, due nuove (gli aspiranti 'beatle' Ficarre e Picone contro le mogli Francesca Inaudi e Serena Autieri, il benzinaio smemorato Emilio Solfrizzi contro la moglie insoddisfatta Luciana Littizzetto) e una vecchia (Claudio Bisio contro Nancy Brilli, separati senza averlo mai detto alla madre di lui). La distribuzione del film ha diffuso un'intervista al regista, che qui riportiamo. |
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L’incasso di "Maschi contro femmine", giunto ad oltre 13,5 milioni, ti consente di affrontare l’uscita di "Femmine contro maschi" con una certa serenità? |
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Sicuramente sì. Più che l?incasso, direi che il gradimento ci ha rasserenati tutti. La scommessa era doppia e, quindi, doppiamente rischiosa.
In passato, mi è capitato anche di realizzare dei sequel, e non mi riferisco solamente a “Notte prima degli esami”, ma anche ai film di Natale dei quali ero sceneggiatore. In questo caso non era proprio la stessa cosa, perché abbiamo girato i due film contemporaneamente. Sbagliandone uno, si sbagliavano entrambi. |
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Le reazioni del pubblico rispetto alle battute del primo film ti hanno spinto a fare alcune modifiche o accorgimenti sul montaggio del secondo? |
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I film sono stati montati in parallelo e anzi il secondo è finito prima come riprese. Tuttavia, sono tanto diversi, che non si può nemmeno parlare di sequel. Tecnicamente è uno spin-off, perché sviluppa i personaggi secondari del primo. |
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Dunque, i due film non compongono un’opera a capitoli? |
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“Maschi contro femmine” e “Femmine contro maschi” sono film unici, che possono vivere separatamente. Certo, se lo spettatore li vede entrambi, gode doppio! Il secondo film vive di alcune eredità del primo, ma non dipende da esso, perché se si vede prima il secondo, comunque lo si apprezza come film completo. |
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Parliamo del titolo e del suo significato più esplicito: il riferimento a maschi e femmine, anziché a uomini e donne... |
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Si tratta di due termini che ti danno il senso dell’istinto, hanno qualcosa di sanguigno, arcaico, animalesco... e ci divertiva molto poterli utilizzare. Un qualcosa di più reale rispetto al vago "uomini e donne", peraltro abusatissimo. |
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Ora siamo al momento della riscossa delle femmine? |
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Quasi tutte le femmine presenti nella storia sono aggressive e manipolatrici. In particolare, la Littizzetto, dopo l?incidente subito dal marito, ha l?opportunità di riformattarlo e non se la lascia scappare. Realizza il sogno di tutte le donne italiane: tenersi lo stesso marito... ma diverso, cambiato! Lo convince di essere un uomo molto solitario, senza amici, senza alcuna passione per il calcio, ma servizievole in casa e disposto a massaggiarla a richiesta. |
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Qui il pubblico scopre anche storie e caratteri di altri personaggi che nel primo film ricoprivano ruoli minori. In particolare Claudio Bisio e Nancy Brilli. |
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Nellvepisodio Bisio - Brilli - De Angelis c’è un bel po’ di mammismo. Nonostante lui abbia raggiunto i cinquant’anni, non ha mai avuto il coraggio di confessare alla mamma che è divorziato, per non crearle un dispiacere. Dal canto suo, l’anziana donna è molto invadente e, quando scopre che le rimangono pochi giorni di vita, rientra in maniera invasiva in quella del figlio, pretendendo di andare a vivere con lui e la sua famiglia. Che però non esiste più... A quel punto, si costruisce un strano triangolo, con una complicità forzata tra il personaggio di Bisio e quello di sua moglie, che inizialmente non vorrebbe, ma poi si lascia convincere, allontanando il suo nuovo compagno da casa, almeno sino alla dipartita della suocera...
Questa è una delle rare storie in cui non si parla di tradimento di coppia. Il conflitto maschio-femmina c’è e non è tra marito e moglie, ma tra figlio e mamma. |
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E c’è, poi, la storia delle due new-entry del cast, Ficarra e Picone... |
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Sì, loro sono due grandissimi amici, che fanno lavori molto diversi, ma che sono uniti dalla passione per i Beatles, interpretando, rispettivamente, John Lennon e Paul McCartney in una cover band. Le due mogli, che sono una maestra e una donna in carriera, non sopportano questa loro passione, che li induce a far tardi la sera. C’è una differenza fondamentale, però. Mentre la Autieri crede che Picone abbia smesso di suonare da tempo e nella coppia vige una calma apparente, il duo Ficarra - Einaudi è in lite continua. Quando, poi, Ficarra viene cacciato da casa e va a vivere da Picone, finisce per minare anche il matrimonio dell’amico... |
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Le loro esibizioni canore sono reali? |
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Ficarra canta veramente una canzone scritta da una nota cover band, chiamata THE AppLE PIES. Due membri veri di questo gruppo suonano accanto ai protagonisti nel film. |
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Ci sono delle storie completamente chiuse nel primo capitolo, delle quali qui non troviamo per nulla traccia? |
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Tutti i protagonisti di “Maschi contro femmine” ricompaiono, fatta eccezione per Francesco Pannofino, che è stato cacciato malamente dalla Signoris. Molti fili vengono riannodati e molti nuovi link vengono a galla. Resta confermato il gruppo degli amici maschi; alcuni di loro hanno più di un cameo. E stavolta scopriamo anche delle amiche femmine: Littizzetto, Brilli, Signoris ed Ocone. Francini - Vaporidis - Ruffini sono i vicini di pianerottolo di Ficarra e assistono alla sua cacciata di casa. Si scopre, poi, che Picone lavora nello stesso ufficio della Brilli e della neocoppia Cederna - Signoris, e che, ancora, Ficarra è il bidello della scuola frequentata dal figlio di Bisio, di cui Francesca Inaudi è la maestra. |
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Nel primo film si passava dal cinismo al romanticismo. Qui si declina maggiormente verso il pessimismo? |
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Alla fine della storia non c’è pessimismo. Si parte con un po’ di cinismo, ma comunque si tratta sempre di un film comico sull’amore, di una commedia romantica. I conflitti iniziali vengono addolciti in differenti misure e in alcuni casi ci sono dei finali più aperti.
Insomma, è un degno film di San Valentino. |
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