Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Romain Goupil

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Teodora Film porta in sala dal 1° giugno "Tutti per uno", commedia drammatica del francese Romain Goupil evento speciale del Festival di Cannes 2010. Il film è una parabola attuale sulla solidarietà all'interno di un gruppo multietnico che vede minacciato uno dei componenti, ed è una critica a una società angosciosa, tra poliziotti violenti e immigrati costretti a nascondersi. Nel cast Valeria Bruni Tedeschi e Hippolyte Girardot. La distribuzione italiana ha diffuso questa breve ricostruzione del regista francese sotto forma di 'note di regia'.
Intervista Romain Goupil: Domanda 1L’idea del film e la cronaca francese:
Il punto di partenza del film è stato innanzitutto il senso di impotenza provato davanti agli effetti della politica di rimpatrio dei sans-papiers. Com’è noto, in Francia c’è stato il caso di un ragazzino di Amiens: dopo aver sentito bussare alla porta con violenza, il padre si è nascosto sul tetto, il figlio l’ha seguito ed è caduto finendo in coma. Una giovane donna di La Villette, invece, nel sentire gridare “polizia” ha provato a scappare dalla finestra, uccidendosi nella caduta. Poi c’è la storia di quell’uomo di Joinville, che per sfuggire ai controllori della metropolitana si è gettato nella Marna ed è morto annegato. In quale stato di angoscia devono vivere queste persone per arrivare a reazioni così estreme? Naturalmente, l’altro punto di partenza del film è il fatto che questa situazione, con tutte le sue conseguenze, sia tuttora rivendicata da alcuni uomini politici allo scopo di guadagnare consenso elettorale.
Intervista Romain Goupil: Domanda 2Contro gli adulti:
Un mio conoscente ha un figlio piccolo di origine vietnamita che un giorno gli ha chiesto quando anche lui avrebbe dovuto lasciare la Francia, poiché aveva visto scomparire parecchi dei suoi compagni. Il ragazzino aveva intuito di appartenere a una categoria stigmatizzata, minacciata... Era mia intenzione raccontare l’iniziativa dei bambini, al di fuori del controllo degli adulti e, in qualche misura, contro di essi. Il loro compagno, Youssef, è stato espulso.
Ora è Milana a essere minacciata e tutto il loro gruppo è in pericolo. Quindi si organizzano a prescindere dai genitori, le cui dichiarazioni allarmistiche non fanno che convincerli del fatto di trovarsi in una situazione di massima emergenza e di non potersi fidare che di se stessi.
Intervista Romain Goupil: Domanda 3Valeria:
Il progetto del film prevedeva da subito Valeria Bruni Tedeschi come protagonista. Prima dell’inizio delle riprese abbiamo discusso insieme per mesi, elaborando il suo personaggio. Valeria ha dato un grande contributo alla definizione di Cendrine, anche alla sua maniera di vestire e di pettinarsi, inventando per lei un modo molto particolare di rapportarsi alla femminilità e all’essere madre. La maggior parte degli adulti nel film sono brave persone, ma finiscono quasi sempre per essere dalla parte del torto. Cendrine, invece, è l’unica ad avere un relazione istintiva e sensibile con gli eventi, a comprendere davvero i rischi e il carattere intollerabile di ciò che minaccia i bambini.
Intervista Romain Goupil: Domanda 4Le posizioni del dibattito:
C’è molto dibattito sul tema dei sans-papiers, anche tra coloro che ne sostengono la causa. Per esempio ci sono alcuni che rivendicano la regolarizzazione per tutti, altri che la vorrebbero solo per gli stranieri che ne fanno domanda e che sono integrati nella società francese, quindi lavorano, hanno dei figli che vanno a scuola, ecc. Volevo che nel film fosse presente l’eco di tale dibattito, ma che fosse rappresentata anche una posizione agli antipodi, come nel caso del fratello di Cendrine, Rodolphe, che ha una reazione quasi violenta sull’argomento. Avrei voluto interpretare io stesso quel ruolo, ma, a forza di discutere sui personaggi, con Valeria abbiamo pensato fosse meglio che a me andasse la parte del marito di Cendrine, in cui si esprime un punto di vista “riformista”. Per Rodolphe mi sono allora affidato al mio amico Hippolyte Girardot.
Intervista Romain Goupil: Domanda 5Milana:
L’obiettivo principale era che il gruppo dei bambini protagonisti funzionasse come una vera banda, dunque, dopo le varie sessioni di casting, ci siamo organizzati affinché quelli selezionati passassero del tempo insieme. Poi, come sempre succede in queste occasioni, all’ultimo minuto arriva da Lione una piccola cecena con sua madre, e appare subito evidente che è perfetta per il ruolo di Milana. Ovviamente abbiamo dovuto cambiare tutto e imporre questa “nuova” Milana agli altri bambini che non la conoscevano, pur essendo destinata alla parte principale. La situazione del gruppo a poco a poco si è evoluta, leggendo il copione insieme, vivendo insieme, provando e discutendo...
Intervista Romain Goupil: Domanda 6Filmare i bambini:
In alcune scene i bambini protagonisti dovevano seguire il copione alla lettera, in altre erano molto più liberi. Spesso, alla fine di una ripresa, si mettevano a chiacchierare tra loro e l’effetto era ancora migliore. Di conseguenza, durante il montaggio ho preferito utilizzare queste situazioni, includendo le loro reazioni spontanee.
In ogni caso, non mi piace quando il cinema usa i bambini per raccontare le emozioni degli adulti, mettendo loro in bocca parole “d’autore” con effetti quasi ridicoli. Io ho voluto filmare con loro, tra loro, escludendo il più possibile gli adulti, scegliendo inquadrature ravvicinate e dando ai bambini il più ampio spazio sulla banda sonora. Al punto che solo chi ha meno di dieci anni può sentire le suonerie dei cellulari che usano come segnale, degli ultrasuoni impercettibili per gli adulti.
Intervista Romain Goupil: Domanda 7Parigi, anno 2067:
L’idea di ambientare il prologo e il finale nel futuro nasce dal bisogno di tirarsi fuori dalla palude nauseabonda in cui ci troviamo in questo momento e che ci costringe a fare ragionamenti inaccettabili, a entrare in un dibattito che evidentemente tra 50 o 60 anni sarà considerato indegno. I responsabili di questa situazione, come coloro che si sono rifiutati di aiutare Sarajevo o che hanno distolto lo sguardo dal Ruanda e dalla Cecenia, potrebbero già preparare i loro discorsi di pentimento per il futuro. Milana adulta descrive una situazione divenuta incomprensibile nel 2067 e mi permette di porre la domanda: quanto tempo occorre perché si comprenda che quanto accade oggi è semplicemente inammissibile?
Ultime Interviste
Intervista: Tomm Moore Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende"
Intervista: Alexandra Leclère Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere"
Intervista: Martin Zandvliet Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta"
Intervista: Andrew Haigh Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore"
Intervista: Brian Helgeland Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?"
Intervista: Carlo Verdone Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia"
Intervista: Virág Zomborácz Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni!
Intervista: Francesco Calogero Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria"
Intervista: Vincenzo Salemme Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili"
Intervista: Lorenzo Vigas Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione"
Archivio Interviste
 2024    Gen  Feb  Mar  Apr  
 2023    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2022    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2021    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2020    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2019    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2018    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2017    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2016    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2015    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2014    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2013    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2012    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2011    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2010    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2009    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2008    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2007    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2006    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2005    Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
Tutti per uno
di Romain Goupil
Drammatico, 2010
90 min.
Film diretti:
2010  Tutti per uno
Festival di Cannes 2010
63ª Edizione
Giugno 2011 al cinema
Le offerte cinematografiche del mese di Giugno