|
|
Ma cos’ha negli occhi Bill Murray? Cos’ha in quel mezzo sorriso rassegnato? Ha la malinconia, il distacco, la disillusione. E il senso dell’umorismo. L’umanità. Dopo l’amore non detto per Scarlett Johansson in Lost in Translation, Bill Murray è tornato, attore di culto sgualcito. Da allora ha lavorato nella Vita acquatica di Steve Zissou, e adesso arriva come protagonista in Broken Flowers di Jim Jarmusch. |
|
|
|
|
Lei fa pochi film, perché Broken flowers? |
|
La storia mi interessava perché ho perso mio padre quando ero giovane e non ho avuto tutte le informazioni sull'età adulta che forse avrei dovuto avere. Quelle dritte, quelle chiavi che ti permottono di vivere da adulto. E' stata una bella coincidenza che un bravo regista come Jim Jarmusch avesse scritto una sceneggiatura che mi interessava. Per questo ho accettato il lavoro. |
|
Mr. Murray, Broken Flowers riflette una crisi che lei ha vissuto personalmente? |
|
Non ho capito la domanda, ma posso dirvi la mia crisi dell'età matura la sto aspettando a momenti. Se aspettate qualche attimo me la vedrete piombare addosso. Mi succede, di avere crisi, solo che non hanno niente a che fare con la mia età. E' la vita che conduco che mi crea problemi.
Potrei parlarvi della fortuna, della sfortuna. Perché no, della morte. Basta saper portare una maschera; il film risponde alle domande ponendo altre domande. Il mio personaggio diviene più sobrio e più serio. Capisce che è meglio continuare a porsi domande che avere le risposte. E' fantastico. Bisogna davvero andare a vedere questo film! |
|
Lei ha otto fratelli, sarà stata un'infanzia movimentata... |
|
C'era una grande competizione in famiglia per accaparrarsi l'attenzione di mio padre, stavamo con la mamma tutto il giorno. Quando ci svegliavamo, nostro padre era già uscito per andare a lavorare e non tornava mai prima delle sei di sera. Quindi avevamo pochissime ore, prima di andare a dormire, per stare con lui. C'era una competizione fortissima, fra di noi. Siamo tutti piuttosto teatrali in famiglia, io ho tre fratelli che sono nel mondo del cinema e una sorella suora che ha fatto uno spettacolo su 'Caterina da Siena'. Quando siamo tutti insieme siamo quasi fastidiosi. La competizione è sempre presente. |
|
Il suo mentore è stato John Belushi, insieme avete lavorato a Chicago. Poi al Saturday night live. Eravate amici. Mai avuto paura di fare la sua fine? |
|
Mi manca ancora molto, non potete immaginare quanto fosse divertente quel ragazzo! Quando è morto, mio fratello ha detto: 'non si tratta di overdose di droga ma di birra'. Perché ne beveva a litri tutto il giorno. Non aveva considerazione per il suo corpo. Io non ho mai avuto un atteggiamento di dipendenza così forte, ho i miei vizi, bevo un po', ma, per dire, non ho neppure una bevanda preferita. Quando al bar mi chiedono 'che vuoi?', io rispondo 'ah non lo so, veramente non lo so'. Ciò non significa che non mi ubriachi mai. Ma non mi riduco in quello stato come faceva lui tutti i giorni. |
|
Lei ha girato a cinecittà La vita acquatica di Steve Zissou, ma è uno dei pochi anglosassoni che non si è innamroato del nostro paese... |
|
L'Italia è meravigliosa ma non per lavorarci, ho scoperto. Ricordo che l'ultima settimana di lavorazione, quando volevo veramente andarmene, non aspettavo altro che fosse venerdì per tornare a casa con la mia famiglia. E il venerdì la troupe era in sciopero. Facevano sciopero... perché scioperate spesso voi in Italia. Fate la pausa pranzo, mangiate prosciutto e fate sciopero. Io, invece, quando lavoro, voglio farlo intensamente così dura meno e ritorno al mio concetto di vita. |
|
Come si prepara a un ruolo? Quali domande si pone, prima di iniziare a recitare? |
|
Non cerco di recitare. Non cerco di sapere le motivazioni del personaggio, o la sua storia. Cerco di essere lì quando si accende la cinepresa. Di essere in quel luogo, di vivere quel momento. |
|
Il suo ruolo in Broken Flowers è quasi minimalista… |
|
E' minimalista perché divento sempre meno bravo, ho sempre meno talento, ho sempre meno da dare ad un film! |
|
Strano allora che lei sia stato un serio candidato per il premio di miglior attore! |
|
Oh, Cannes è un posto meraviglioso. Ci sono stato per la seconda volta, ma la prima non conta perché pioveva. Il festival è una gran cosa per il mercato cinematografico e per cineasti come Jim che fanno fatica a trovare un pubblico in America. Mi piace l'entusiasmo della gente, della stampa... anche io ero elettrizzato sul red carpet oggi, spero di essere venuto bene nelle foto. Sono stato a regime fino a qualche giorno fa, ma qui mi sono lasciato andare: il cibo, il vino! |
|
Che effetto fa ritrovarsi a Cannes in concorso? |
|
Tutti dovrebbero avere, almeno una volta nella vita, questa occasione: di salire la montée des marches e essere fotografati. Mettere su una faccia allegra e chiedersi: sarò venuto bene? |
|
|
|
Ultime Interviste |
|
|
|
Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende" |
|
|
Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere" |
|
|
Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta" |
|
|
Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore" |
|
|
Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?" |
|
|
Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia" |
|
|
Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni! |
|
|
Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria" |
|
|
Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili" |
|
|
Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione" |
|
|