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Dopo aver vinto 17 oscar con i tre film della saga Il signore degli anelli, una delle trilogie più incredibili della storia del cinema, il geniale regista neozelandese Peter Jackson è dimagrito venti chili, ha tolto i pantaloni alla zuava e indossato abiti eleganti per dirigere il film della sua vita, il sogno di bambino: King Kong. |
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Mr. Jackson, perché tanta ostinazione nel voler fare questo film? |
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Volevo rifare un remake della versione del 1933 di King Kong. Perché quello del 1976 non era un vero remake, era piuttosto una re-invenzione degli anni settanta. Molto di quello che avevo trovato magico nel primo film, i dinosauri, l'isola di Skull (l'isola del teschio), il rapporto tra Ann e Kong che c'erano nel '33 erano stati ignorati negli anni 70. Io mi sono voluto concentrare sulla versione del '33, raccontare quella storia da un punto di vista più moderno, esplorando il rapporto tra King Kong e Ann: volevo trattarlo come se fosse una storia di vita. Che succederebbe se ci fosse davvero un enorme gorilla su un'isola e se lui incontrasse una ragazza? Ann è la prima creatura con cui entra in contatto, dopo essere stato costretto a sopravvivere in un ambiente pericoloso. Kong è un gorilla antico che è stato danneggiato, costretto a combattere per la sopravvivenza: improvvisamente, per la prima volta, viene toccato da una creatura umana e si commuove. |
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Perché non ha scelto un’ambientazione moderna? |
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L'ho ambientato di nuovo nel '33 perché volevo che, come nell'originale, la scena clou del film si svolgesse in cima all'Empire State Building, con Kong che combatte contro i biplani: è un'immagine così importante e non c'era verso di poterla rifare in un film moderno. E poi, in una situazione moderna, Kong non avrebbe nessuna possibilità di cavarsela con dei jet e delle armi moderne. Mi piaceva tenere i biplani e quella immagine. Senza contare che negli anni trenta era possibile credere che al mondo c'era un'isola misteriosa in cui vivevano i dinosauri e un enorme gorilla. Oggi il mistero andrebbe perso. |
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L'idea di rifare King Kong viene da lontano... |
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In realtà, avevo provato a fare un remake di King Kong quando avevo 12 anni. Ho visto il film per la prima volta in televisione a 9 anni e, in quel momento, ho capito che volevo diventare un regista. Poi a 12 anni, ho preso la superotto dei miei genitori e ho tentato questo ambizioso remake, ho ricreato l'Empire State Building con uno scatolone, ho costruito un modellino del gorilla - è ancora a casa, anche se cade a pezzi. Mia madre mi ha prestato la sua pelliccia e me l'ha lasciata usare per fare degli effetti del pelo di King Kong. Ho dipinto su un lenzuolo del letto lo sfondo di New York. Ma ho abbandonato il progetto, mi sono accorto che era davvero troppo ambizioso per un bambino di 12 anni... Sono cresciuto profondamente influenzato da King Kong: ha esemplificato quello che è il cinema per me, una grande fuga dalla realtà. |
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Quali sono le sue impressioni riguardo alla storia di King Kong? |
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Penso che il King Kong originale sia un magnifico (forse il migliore) mix di escapismo, avventura, mistero, romanticismo. Fa qualsiasi cosa si richiede al buon cinema escapista. Ti prende e ti trasporta in luoghi che non vedrai mai, e ti fa avere esperienze che nemmeno ti immagini e ha questa magnifica mescolanza di fantasia ed emozione. |
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Si è trovato a dover affrontare questioni su come migliorare il film originale? |
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Migliorare è un brutto termine quando parli di un film del 1933; quel film era adatto all'epoca in cui fu fatto, e divenne un classico dell'epoca. Uno dei film della RKO di maggior successo, salvò lo studio dalla bancarotta. Come faremo a migliorarlo? Beh, probabilmente non lo faremo affatto. Il classico rimarrà sempre un classico, e il nostro rimarrà il remake di un classico. Ma la storia è così bella, e ha tali premesse che non potevo non riproporre il tutto con l'aiuto delle moderne tecnologie. |
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L'High-Tech ha fatto diventare realizzabili molti dei sogni più improbabili dei registi... |
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Con l'attuale tecnologia si può realizzare un gorilla incredibilmente realistico. Prendi tutti gli elementi della storia: Kong che combatte dinosauri sull'Isola, Kong che prende Ann e la porta sull'Empire State Building, circondato da biplani ecc...e immaginati le scene come fossero totalmente reali. E' eccitante anche solo pensarlo. Ecco la ragione per farlo... |
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