Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Laurent Cantet

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Vincitore di un César con “Risorse Umane” e di una Palma d'Oro con “La classe - Entre les murs”, Laurent Cantet presenta ora al pubblico italiano il suo nuovo film. “Foxfire - Ragazze Cattive” è tratto dal romanzo di Joyce Carol Oates e racconta di un gruppo di adolescenti soffocate dalla società benpensante degli anni cinquanta che cercano una via alla libertà. I loro ideali si trasformano sempre più in rivendicazioni violente. Cantet racconta alla stampa il suo lavoro.
Intervista Laurent Cantet: Domanda 1Le protagoniste di questo film sono delle ragazze adolescenti. Cosa ti ha spinto a esplorare ancora quest'età della vita?
Il mio desiderio di adattare il romanzo di Joyce Carol Oates nasce anche dalla volontà di continuare a lavorare con gli adolescenti, dopo l’esperienza de La classe. Volevo osservare di nuovo questo momento della vita in cui tante cose si decidono senza averne piena coscienza. L’utopia di “Foxfire” inizia come un’avventura ludica. All’inizio, l’incapacità delle ragazze di proiettarsi nel futuro permette loro qualsiasi cosa. Poi, quando iniziano la vita in comune, devono confrontarsi con delle questioni adulte: problemi materiali, le inquietudini su quello che vogliono diventare. La loro evoluzione è anche un superamento dell’infanzia.
Intervista Laurent Cantet: Domanda 2Come hai lavorato all'adattamento del romanzo di Joyce Carol Oates?
Molti film ambientati nel passato hanno qualcosa di "museale", soprattutto nelle scenografie e nei costumi o nel linguaggio, che si sforza di integrare alcuni modi di dire dell’epoca. Noi abbiamo scelto di attualizzare la vicenda del romanzo di Joyce Carol Oates: non nel senso di trasporla ai giorni nostri, bensì di affrontarla al presente, ossia senza ricordare allo spettatore in ogni inquadratura che ci troviamo negli anni ’50. La regia stessa si divide tra un certo classicismo nel modo di affrontare il racconto e un approccio formale più diretto e "sporco" (camera a spalla, inquadrature di taglio documentaristico...). Il film acquista quindi un carattere quasi atemporale.
Intervista Laurent Cantet: Domanda 3Questo film racconta anche gli anni cinquanta da una prospettiva diversa...
Il cinema americano degli anni ’50 ha stilizzato la realtà costruendo un’iconografia idealistica che volevo evitare. Mi sono piuttosto ispirato a immagini documentaristiche dell’epoca, come il sublime libro fotografico di Joseph Sterling "The Age of Adolescence (1959-1964)" o gli scatti di Bruce Davidson sulle bande di Brooklyn.
Ho voluto ribaltare l’immaginario del sogno americano che proclama che l’avvenire è radioso e che tutto è possibile. L’America che mi interessa è invece quella descritta da Howard Zinn in "Storia del popolo americano dal 1492 a oggi": è l’America della lotta di classe, dei movimenti per i diritti civili, degli scioperi, del pacifismo e della disobbedienza civile.
Il vecchio Theriault è l’incarnazione di questa storia, quella di chi è rimasto indietro, dei dimenticati che hanno scelto una vita controcorrente. Le lotte di allora rimandano poi immancabilmente a quelle di oggi e l’atemporalità di cui parlavo è legata a questa intuizione. I primi giorni di riprese hanno coinciso con le sommosse inglesi dell’agosto 2011 e leggendo i giornali ero convinto che oggi Legs e la sua banda sarebbero scese nelle strade di Londra.
Intervista Laurent Cantet: Domanda 4La ribellione di Legs e delle sue compagne arriva a atti estremi. Perché questa deriva?
Le protagoniste di “Foxfire” sono sottomesse tre volte: in quanto sottoproletarie, in quanto adolescenti, in quanto donne. Ma non dispongono di una cultura politica strutturata. Il vecchio Theriault fornisce a Legs un bagaglio ideologico, un sembiante di discorso politico che lei spesso cita senza neanche crederci troppo o senza capirne la portata reale. È una questione cruciale dei miei film: prima di arrivare a pensare le cose, a teorizzarle, come vengono vissute? Il loro comunismo viene cercato e costruito a livello di semplice esperienza. Legs lo incarna quando dà il suo denaro al gruppo, le ragazze nel loro desiderio di vita comunitaria, nel bisogno di vendicarsi degli uomini che le opprimono.
Intervista Laurent Cantet: Domanda 5Come hai lavorato sulle immagini per riuscire a rendere "Foxfire" una storia senza tempo?
Il mio metodo di lavoro consiste essenzialmente in un modo di tenere uniti il lavoro sull’immagine e la libertà degli attori. Il direttore della fotografia Pierre Milon e la sua équipe hanno utilizzato due macchine da presa digitali, così da filmare ogni scena nella sua interezza, senza l’obbligo di girare campi e controcampi separatamente e permettendo agli attori di entrare meglio in parte e permettersi anche di improvvisare. Questo metodo richiede d’altra parte un impegno maggiore sulla scenografia e sull’allestimento del set, ma mi ha consentito di girare un film "d’epoca" con lo stesso tipo di libertà con cui si affronta una vicenda contemporanea.
Intervista Laurent Cantet: Domanda 6Come hai lavorato sul casting?
Con “La classe” il casting era stato fatto attraverso una serie di workshop in diverse scuole di Parigi, con studenti volontari che improvvisavano. Per “Foxfire”, invece, sono stato io ad andare a cercare le protagoniste. Ho passato un inverno a Toronto nei luoghi in cui potevamo incontrare degli adolescenti: scuole, spazi sociali di quartiere, centri d’accoglienza per giovani in difficoltà. I responsabili del casting hanno lanciato anche un appello su internet e provinato 500 ragazze. Ma un conto è trovare delle attrici convincenti, un altro è mettere insieme un gruppo affiatato, capace di incarnare una banda come Foxfire.
È per questo che, una volta identificate le protagoniste, le ho fatte stare insieme per una dozzina di giorni, lasciandole improvvisare e integrando via via la sceneggiatura. Ciascun personaggio si è arricchito così della personalità delle varie attrici.
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Foxfire - Ragazze Cattive
di Laurent Cantet
Drammatico, 2012
143 min.
Film diretti:
2014  Ritorno a L'Avana
2012  Foxfire - Ragazze Cattive
2012  7 days in Havana
2008  La classe - Entre les murs
2005  Verso il sud
2001  A tempo pieno
1999  Risorse umane
Laurent Cantet
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Leggi l'intervista a Laurent Cantet per “La classe - Entre les murs