Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Alexandros Avranas

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Avranas presenta nelle sale italiane il suo "Miss Violence" dopo i successi riscontrati al Festival di Venezia: Leone d'Argento al film e Coppa Volpi al Miglior Attore (Themis Panou). Il film, freddo e rigoroso, racconta gli orrori che si celano dietro un'apparentemente rispettabile famiglia borghese greca. "Miss Violence" è il secondo lungometraggio di Alexandros Avranas, una riflessione sul potere e la violenza del silenzio. Il regista classe 1977 racconta alla stampa il suo lavoro.
Intervista Alexandros Avranas: Domanda 1Cominciamo dal titolo: che cosa si nasconde dietro "Miss Violence"?
Questa è una storia davvero curiosa: mentre stavamo cercando un titolo, ci siamo resi conto che se da una parte, quando è precisa, la lingua greca è magniloquente e complessa, dall’altra può risultare povera e manchevole, quando si fa perifrastica. Così abbiamo optato per questo gioco di parole: "Miss" (dal verbo inglese to miss = perdere), e la parola "Violence", che bene o male esprime un sentimento che ha a che fare con il film, senza però svelare troppo sul tema. Abbiamo giocato così con il doppio senso fra "Miss Violence" = la signorina della violenza, e "I miss Violence" = mi manca la violenza o la mancata violenza, se preferite.
Intervista Alexandros Avranas: Domanda 2Nel suo film parldella crisi dei valori morali, in un periodo storico che vede il dilagare della crisi economica che ha colpito la Grecia, così
come l’Europa. Crede che tutto sia collegato?
Assolutamente sì, la crisi economica porta alla crisi dei valori morali. Un crollo che investe non solo la Grecia ma tutta l’Europa, tanto che oggi ha più senso parlare di crisi europea. Ad ogni modo, non è di questo che volevo parlare nel mio film: la crisi economica è un fenomeno degli ultimi tre anni, forse è troppo presto per affrontarlo nel cinema.
Intervista Alexandros Avranas: Domanda 3Che cosa significa per lei l’idea della famiglia?
Ha detto molto bene Pasolini: "La famiglia è una perfetta organizzazione criminale". Per quanto mi riguarda, credo che il nucleo familiare rappresenti un’accurata micrografia della nostra società, al cui interno le persone crescono e imparano il significato delle cose che le circondano. Cosi, quando entrano a far parte del tessuto sociale non riescono a reagire o a ribellarsi perché hanno imparato in casa a vivere in quel modo. Se ci fate caso, infatti, la mia famiglia in “Miss Violence” trova tutto quel che le sta succedendo perfettamente normale.
Intervista Alexandros Avranas: Domanda 4Miss Violence è un film fortemente minimalista, ma allo stesso tempo nasconde un importante formalismo senza scadere mai nel barocco. Come ha lavorato sotto questo punto di vista?
Mentre scrivevo la sceneggiatura, sapevo esattamente che tipo di film avrei girato. Ma quando ho cominciato e prima di finire il decoupage, cioè la suddivisione della sceneggiatura in inquadrature, mi sono ritrovato a cercare di capire come le avrei dovute girare per ottenere quel tipo di risultato: è stato allora che ho capito che la sottrazione era la forma giusta per rendere la storia quel racconto importante che avevo in mente dal principio. D’altra parte, l’arte della sottrazione mi ha permesso di nascondere alcuni aspetti del mio racconto e di girarlo come volevo. In altre parole, sottraendo sono diventato anche un po’ formalista: è la storia stessa che me l’ha imposto.
Intervista Alexandros Avranas: Domanda 5Il film inizia con il suicidio di una ragazzina, una scena estremamente drammatica. Non ha pensato che sarebbe stato rischioso per lei partire con qualcosa di tanto forte?
Estremamente rischioso. L’errore sarebbe stato però partire con un crescendo e diventare schiavo di quel crescendo, ovvero cercare a tutti i costi di mantenere la tensione sempre alta. Mentre io sono sì partito con un crescendo, ma dopo aver incuriosito e intrigato il pubblico. Ho voluto avvicinare lo spettatore, lentamente, alle psicologie dei miei personaggi e sviluppare la storia e i punti interrogativi che mi sono posto con la prima scena.
Intervista Alexandros Avranas: Domanda 6Nel cinema americano c’è una sorta di regola non scritta: i bambini non devono morire. Sono pochissimi i registi che l’hanno violata.
C’è una grande differenza tra il cinema americano e il cinema europeo. Il cinema europeo conosce queste regole, le rispetta, ma poi le viola tranquillamente.
Intervista Alexandros Avranas: Domanda 7Crede ad un cinema "europeo"?
Assolutamente sì. Credo che abbiamo già imboccato questa strada e il fatto che riusciamo a partecipare a festival così importanti come quello di Venezia o di Cannes ne è la dimostrazione. È un modo per promuovere i nostri lavori e questo permette, a me così come agli altri registi greci, di dialogare con il resto dell’Europa.
Ultime Interviste
Intervista: Tomm Moore Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende"
Intervista: Alexandra Leclère Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere"
Intervista: Martin Zandvliet Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta"
Intervista: Andrew Haigh Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore"
Intervista: Brian Helgeland Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?"
Intervista: Carlo Verdone Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia"
Intervista: Virág Zomborácz Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni!
Intervista: Francesco Calogero Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria"
Intervista: Vincenzo Salemme Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili"
Intervista: Lorenzo Vigas Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione"
Archivio Interviste
 2024    Gen  Feb  Mar  Apr  
 2023    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2022    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2021    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2020    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2019    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2018    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2017    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2016    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2015    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2014    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2013    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2012    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2011    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2010    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2009    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2008    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2007    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2006    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2005    Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
Miss Violence
di Alexandros Avranas
Drammatico, 2013
99 min.
Film diretti:
2013  Miss Violence
Festival di Venezia 2013
70a Mostra del Cinema dal 28 agosto al 7 settembre