Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Claudio Bisio

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Con una media di due film all'anno negli ultimi quattro anni, Claudio Bisio è oggi uno degli attori italiani più conosciuti e ambiti nel genere della commedia. Il suo suo ultimo ruolo è quello dell'avvocato Dorloni, cinico e vigliacco, nel film di Francesco Patierno "La gente che sta bene", tratto dall'omonimo romanzo di Federico Baccomo. Bisio racconta alla stampa il piacere di misurarsi con una sceneggiatura "cattiva" quanto basta e di ritrovare sul set il suo collega Abatantuono, oltre che lavorare per la prima volta con Margherita Buy.
Intervista Claudio Bisio: Domanda 1Cosa l'ha convinta a prendere parte a questo film?
Mi era venuta voglia di lavorare con Francesco Patierno dopo aver visto i suoi film, dalla fologrante opera prima “Pater Familias” al recente “Cose dell'altro mondo” fino al bellissimo docufilm “La guerra dei vulcani”. Mi ha chiesto di leggere il romanzo di Federico Baccomo da cui avremmo tratto il nostro film e mi sono accorto che quel libro conteneva quel tipo di comicità che a me piace: arguta, pungente... molto anglosassone. Ho recitato in diversi film tratti da libri ma questa volta mi è sembrato che l'adattamento potesse risultare particolarmente facile perché il romanzo era già stato scritto e strutturato in maniera cinematografica. E così è stato.
Intervista Claudio Bisio: Domanda 2Che cosa succede in scena?
Si tratta di una commedia caustica e brillante che è ambientata ai nostri giorni in una Milano popolata da un'umanità alla ricerca disperata di un modo per stare a galla e che racconta con spietata ironia il ghigno di un uomo che giorno dopo giorno ha sempre meno motivi per ridere. Si tratta di Umberto Maria Dorloni, un avvocato d'affari che si muove tra Milano e Berlino, un narcisista, un mezzo bastardo che si aggira tra gli squali della nostra epoca di crisi economica, ma che ci sguazza e in qualche modo cade sempre in oiedi. Continua a coltivare un certo ottimismo mal riposto, un cinico che licenzia con il sorriso sulle labbra ma che a un certo punto viene a sua volta licenziato.
Intervista Claudio Bisio: Domanda 3Che rapporto si è creato sul set? Avete dovuto rispettare un copione ferreo o c'era anche spazio per improvvisare?
Siamo partiti da una sceneggiatura piuttosto fitta e densa, ricca di dialoghi e di personaggi che parlano tanto e a volte straparlano, graize alla scrittura ironica e pungente di Baccomo che Francesco Patierno ha definitito "una partutura musicale". Patierno secondo me ha avuto ragione nel volersi attenere al libro ma in un paio di momenti, in particolare con l'amico Abantantuono ha avuto la felice intuizione di lasciarci a briglia sciolta...
Intervista Claudio Bisio: Domanda 4Come si è trovato con Margherita Buy?
Un altro motivo per cui sono felice di aver girato questo film è stato il piacere di lavorare per la prima volta con Margherita, che interpreta mia moglie. Sono da sempre un suo grande ammiratore a distanza e queando ci siamo ritrovati a recitare insieme, tra noi la sintonia è stata per fortuna immediata e profonda. In scena anche lei è un avvocato che si è fatta convincere dal marito a lasciare il lavoro per restare a casa e badare alla famiglia. Margherita è riuscita a dare rotondità e spessore anche al mio personaggio che, dopo aver sfiorato la tragedia, si avvia verso un cambiamento-redenzione finale.
Non era affatto facile il suo personaggio, sovratato dall'esuberanz adel marito che non smette mai di parlare, spesso a vanvera. Beh, spesso i suoi silenzi, i suoi sguardi risultavano vincenti. Ho avuto così la fortuna di capire cosa vuol dire essere una grande attrice.
Vorrei ricordare anche una sequenza molto importante girata con Carlo Buccirosso che interpreta un commissario sadico che gioca al gatto con il topo: una scena motlo divertente in cui Carlo ha davvero dato il meglio di sè.
Intervista Claudio Bisio: Domanda 5Che commedia è secondo lei?
E' sicuramente una commedia, ma in questo caso c'è un tipo di comicità molto cinica, dialoghi ricchi di sarcasmo, e con qualche punta di amarezza. Sono quasi tutti personaggi negativi: codardi, arroganti, egoisti, ma riuscire a far ridere (cosa che mi auguro sinceramente che accada) attraverso un carattere che non corrisponde a quello che sei nella vita è, per un attore, uno degli eventi più gratificanti del cinema. E' come quando da bambini si gioca a guardie e ladri e tu scegli di fare il ladro, il cattivo.. per divertirti di più!
Intervista Claudio Bisio: Domanda 6Ricorda qualche momento particolare della lavorazione?
Ricordo quando siamo stati a girare una sequenza a Berlino e ho proposto a Patierno di improvvisare una scena "rubata" tra la gente. Mentre attraversavo un'enorme piazza per andare negli uffici della Kocks&kocs, studio di avvocati che mi aveva convocato per un colloquio, io salutavo chiunque incontrassi con un "schiesse!", accompagnato da un sorriso a trentadue denti, come volessi dire "buongiorno!". In realtà vorrebbe dire "merda".
Beh, le facce dei tedeschi (alcuni figuranti inconsapevoli, altri passanti veri e propri assolutamente ignari) sono state notevoli e irripetibili. Un tipo mi ha pure risposto insultandomi in tedesco.. Beh, Patierno ha montato quella scena praticamente senza tagli. Un bel coraggio!
Intervista Claudio Bisio: Domanda 7Cosa si aspetta dal film?
Sono molto curioso di vedere come sarà accolta qui in Italia una commedia così insolita . Soprattutto da parte dei giovani (penso ai miei figli adolescenti). Sarebbe bello se dovesse piacere, potrebbe rappresentare un bel segnale per una strada da percorrere in futuro.
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