Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Carlo Verdone

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A due anni di distanza dal suo ultimo film da regista ("Posti in piedi in paradiso") e dopo aver dato prova delle sue doti anche di interprete drammatico ("La grande bellezza"), Carlo Verdone torna nelle sale italiane con una commedia che lo vede per la prima volta al fianco di Paola Cortellesi. Sotto una buona stella afffronta, sempre in chiave di commedia, l'attuale problema del mancato rapporto tra genitori e figli e dello spaesamento esistenziale che affligge le generazioni.
Intervista Carlo Verdone: Domanda 1Che posto occupa questo film nella tua filmografia?
Sotto una buona stella” affronta un argomento che non avevo mai trattato in maniera così diretta e così approfondita, il tema dello scontro generazionale padre-figli. Io interpreto il ruolo di un papà che non è in grado di comprendere inizialmente i propri figli essendosi allontanato da essi, quando erano piccoli, in seguito a un divorzio.
E’ la prima volta che affronto la tematica di un rapporto difficilissimo tra un uomo e i suoi figli. Si tratta di un argomento davvero molto attuale, perché la frattura tra genitori e figli è oggi un’emergenza, dovuta ai ritmi del lavoro, a una generalizzata distrazione. Per quanto mi riguarda faccio sempre il parallelo con la famiglia che ho avuto io, con le attenzioni che mi sono state date e che ho cercato di trasmettere ai miei figli. Poi però intorno a me vedo molti amici, molti padri e anche molti figli che purtroppo soffrono di questa assenza di cure e attenzioni.
Intervista Carlo Verdone: Domanda 2Cosa volevi comunicare al pubblico con questo film?
Innanzitutto per me è fondamentale raccontare sempre gli umori del momento, del periodo che stiamo vivendo, quindi non potevo non sottolineare l’attuale disagio dal punto di vista etico, dal punto di vista del lavoro e anche in quello sentimentale. Oggi purtroppo manca il lavoro, mancano direttive etiche, c’è tanta confusione, grande sbalestramento sia nei giovani che negli adulti. E c’è tanta facilità nello sbagliare rapporto sentimentale. Si consuma in fretta e, spesso, non si ha più pazienza perché non ci si ricorda che amare una persona è anche un lavoro, che porta soddisfazioni enormi ma anche qualche sacrificio.
Ho voluto raccontare questa sorta di solitudine. Si tratta di argomenti tipici di un film serio, e l’abilità mia come regista, ma anche degli sceneggiatori, era proprio cercare di portare questi argomenti sul terreno di una commedia brillante, contenente comunque dei momenti in cui riflettere su questi temi. Spero di esserci riuscito.
Intervista Carlo Verdone: Domanda 3Come hai scelto il tuo cast?
Innanzitutto ho sempre lavorato con le migliori attrici italiane, ho avuto il privilegio di esaltarle; credo di essere stato abbastanza bravo nel sottolineare il talento di ciascuna delle interpreti che hanno recitato con me. Paola Cortellesi era un’attrice che mancava sul mio taccuino, ci tenevo in maniera particolare ad averla in un mio film. Ricordo bene la sera in cui fui ospite da lei a Zelig durante la promozione di un mio film, e in trasmissione (mentre eravamo in diretta) le dissi: "Paola, se scrivo un film per noi, tu ci sei?" e lei mi rispose: "Non ci penso due volte, certo che ci sono!". Da quella sera in cui mi abbracciò, l’idea era scrivere un film con un tema che mi interessasse e in cui ci fosse anche lei, perché era desiderio di entrambi lavorare insieme. Inoltre Paola è un’interprete che sta maturando sempre più, è l’attrice del momento direi dal punto di vista della commedia. Ho fatto un ottimo affare, ma spero lo abbia fatto anche lei perché ho cercato di curarla nel modo migliore possibile.
Per quanto riguarda Tea Falco e Lorenzo Richelmy, devo dire che sono due ragazzi assolutamente nuovi. Per Richelmy prevedo un futuro pieno di successo, brillante; Lorenzo è un ragazzo che ha la fortuna di avere una faccia molto bella, interessante e intelligente. Ha dei tempi recitativi molto maturi per i suoi ventidue anni; è riuscito a rendere la figura di mio figlio vera, ed è stato molto efficace nelle scene in cui ci sono scontri tra noi due, ma anche quelle in cui ci sono momenti di tenerezza. È un attore che non ho fatto nessuna fatica a dirigere, sembrava già molto navigato, con le idee ben chiare. Mi ha davvero colpito molto.
Per quanto riguarda Tea, devo ammettere che sono sempre stato innamorato del primo piano di questa ragazza che vidi alcuni anni fa sul web. Aveva fatto uno showreel completamente pazzo, in cui sembrava recitasse parti di film sperimentali underground fine anni 60; mi colpiva il suo azzardo nel presentarsi in maniera così atipica. Io definirei Tea come "l’accento astratto del film": è una ragazza con un mondo tutto suo, un primo piano interessantissimo, che esprime profondità, malinconia, ma anche grande luce. Ogni volta che cambia espressione riesce a comunicare qualcosa, il suo è un volto che esprime già tantissimo. In più è una ragazza che ha un tipo di recitazione tutto particolare, tutto speciale: non bisogna violentare il suo mondo e il suo modo di essere. E’ assolutamente atipica nel dire le cose e nel farle come attrice, ma proprio in ciò risiedono la sua forza e il suo fascino. È singolare: è una ragazza assolutamente vera nel panorama di oggi. L’ho scelta per questo, e perché di ragazze così ne ho conosciute molte, ma con il suo fascino ben poche.
Intervista Carlo Verdone: Domanda 4Cosa significa per te essere "sotto una buona stella"?
Per me significa due cose: innanzitutto avere la salute (mia e delle persone a me care), e poi vedere i figli, ma direi tutti i giovani di buona volontà, fare qualcosa di concreto nella vita. Solo allora ti senti appagato, diventi col tempo sempre più tifoso loro e sempre meno tifoso di te stesso: è una sorta di passaggio di testimone molto importante. Per me essere "sotto una buona stella" è avere soddisfazioni da parte dei figli, vedere che procedono attraverso un’etica forte, attraverso delle soddisfazioni nel loro lavoro importanti. Va da sé che se non c’è la salute, i discorsi stanno a zero, ed è anche vero che nella vita una piccola dose di buona sorte ti deve "illuminare".
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Sotto una buona stella
di Carlo Verdone
Commedia, 2014
106 min.
Film diretti:
2015  L'abbiamo fatta grossa
2014  Sotto una buona stella
2012  Posti in piedi in paradiso
2009  Io, loro e Lara
2007  Grande, grosso e Verdone
2005  Il mio miglior nemico
2004  L'amore è eterno finché dura
2002  Ma che colpa abbiamo noi
1999  C'era un cinese in coma
1998  Gallo cedrone
1996  Sono pazzo di Iris Blond
1995  Viaggi di nozze
1994  Perdiamoci di vista
1992  Maledetto il giorno che t'ho incontrato
1992  Al lupo al lupo
1990  Stasera a casa di Alice
1989  Il bambino e il poliziotto
1988  Compagni di scuola
1987  Io e mia sorella
1986  Troppo forte
1984  I due carabinieri
1983  Acqua e sapone
1981  Borotalco
1981  Bianco, Rosso e Verdone
1980  Un sacco bello
Atri film:
2013  La grande bellezza
2011  Manuale d'amore 3
2007  Italians
2006  Manuale d'amore 2: capitoli successivi
2005  Manuale d'amore
Carlo Verdone
Leggi l'intervista a Carlo Verdone per “L'abbiamo fatta grossa
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