|
|
Con cinque film all'attivo in nove anni Éric Lavaine si è conquistato un posto nel cuore della critica e del pubblico francese. Esce in Italia l'11 settembre, distribuito da Academy 2, "Barbecue", una commedia corale sul tema dell'amicizia oltre i cinquant'anni. Un gruppo di amici si ritrova a casa di Antoine (Lambert Wilson), reduce da un infarto, per il weekend. Il regista racconta alla stampa quanto di autobiografico ci sia nel suo progetto. |
|
|
|
|
"Barbecue" è il suo quinto film. In cosa è diverso dai precedenti? |
|
Ho provato a fare un film personale e intimo su un mondo che conosco bene: la mia vita. E per me e Hector Cabello Reyes, il mio co-sceneggiatore, i nostri amici sono fondamentali nella nostra vita. Per scrivere il film, abbiamo iniziato dall’idea che non c'è famiglia migliore che quello che crei tu stesso, cioè i tuoi amici. Il problema è che dopo un paio di decenni, i tuoi amici diventano come la famiglia, con tutti i conflitti, le gelosie, i litigi e cosa terribile con tutte le cose non dette come in una famiglia. I tuoi amici ti fanno diventare pazzo, ma alla fine, non puoi farne a meno. |
|
Come è nata l’idea? |
|
Per la sceneggiatura e per il modo di raccontare tutte quelle emozioni divertenti, piacevoli o spiacevoli che i protagonisti condividono con i propri amici, abbiamo preso ispirazione dai nostri amici reali, ma abbiamo miscelato e modificato i caratteri. Nessuno di loro saprebbe davvero riconoscere se stesso, fortunatamente, perché mi piacerebbe conservarli tutti come amici! Una volta sviluppata la storia generale, abbiamo poi lavorato sul background di ogni personaggio, le sue peculiarità caratteriali e le caratteristiche con cui il pubblico sarebbe stato in grado di identificarsi. Tutti abbiamo un amico che è diventato noiosissimo e tradizionalista prima del tempo, un altro che porta nel gruppo un nuovo partner e uno che non parla mai dei suoi problemi o un amico di infanzia in fondo mai cresciuto. |
|
Le situazioni raccontate nel film provengono dalla tua vita reale? |
|
Ho provato a trasmettere situazioni che ho vissuto e che spero riescano a trasmettere qualcosa al pubblico. Come si fa a gestire i rapporti con una coppia di amici comuni che si è separata? Cosa succede quando viene introdotto un nuovo fidanzato? Come si fa ad aiutare, in modo discreto, un amico la cui carriera sta andando in malora? Che consiglio è meglio non dare ad un amico se il figlio sta smarrendo la retta via? Come spieghi ai tuoi amici che non hai nulla di nuovo da dirgli? E soprattutto cosa vuol dire essere un amico "vero"? Ci sono anche alcuni problemi terribilmente pratici che mi interessavano, per esempio come decidere l’assegnazione delle camere in una casa di vacanze condivisa o come ripartire le faccende domestiche. Su questo ultimo punto, si potrebbe parlare, per esempio, di una "Sindrome da barbecue", il personaggio che ha posizionato il pezzo di carne sulla griglia ritiene di aver fatto la sua parte di compiti e tutto il resto, naturalmente, spetta a sua moglie, la spesa, lavare i piatti ed educare i bambini. |
|
Il cibo è molto presente nel suo film... |
|
Volevo fare un film che facesse venire alla gente che esce dal cinema la voglia di mangiare e di vedere i loro amici. Il cibo è importante nel film, così come socializzare con gli amici intorno a un tavolo. E con l'età, il cibo assume un'importanza crescente. È proprio Antoine che dice: "la tenerezza sostituisce il sesso nelle vecchie coppie, come il cibo lentamente prende il posto delle cazzate fatte con gli amici". |
|
Cosa hanno in comune questi amici? |
|
In ogni gruppo di amici, c'è una storia in comune. Nel mio film, i protagonisti si sono incontrati durante i corsi di Economia a Lione. Condividono anche un tipo di umorismo, una visione delle cose e il senso della solidarietà. Ma non sono più tutti sulla stessa lunghezza d'onda. In un gruppo, ci sono sempre elementi trainanti e individui più passivi, di cui quasi ti dimentichi. Questo gruppo di amici ha avuto la sua "età dell'oro" e vive di ricordi della sua gioventù. L’attacco di cuore di Antoine fa capire al gruppo che è arrivato il momento di dire alcune cose e forse fare qualcosa di drastico per rivitalizzare il gruppo. Così Antoine decide che arrivato il momento di parlare. |
|
Come definirebbe il film? |
|
“Barbecue” è una commedia che racconta la storia di un gruppo di amici, e nella vita, ci sono un sacco di cose divertenti. Ci siamo divertiti moltissimo a girarlo e spero che il pubblico percepisca come è stato piacevole girarlo. Mi è capitato realmente di partecipare ad una cena in cui qualcuno involontariamente aveva preparato la sangria utilizzando un costoso vino Château Pétrus. Mi è piaciuto lavorare sulle peculiarità dei personaggi e giocare con i loro difetti. L'amicizia è uno stato mentale, un po' come essere innamorati. L’amico si impone con tutte le sue forze e le sue debolezze, e le cose che hai in comune ti fanno avvicinare e ti fanno rimanere amici. |
|
|
|
Ultime Interviste |
|
|
|
Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende" |
|
|
Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere" |
|
|
Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta" |
|
|
Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore" |
|
|
Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?" |
|
|
Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia" |
|
|
Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni! |
|
|
Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria" |
|
|
Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili" |
|
|
Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione" |
|
|
|