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Arriva nelle sale italiane "Il fascino indiscreto dell'amore", film diretto da Stefan Liberski e adattato dallo stesso regista a partire dal romanzo "Ni d'Eve ni d'Adam" di Amélie Nothomb. Il film racconta la storia d'amore di una giovanissima coppia in Giappone: lui è originario del paese, lei è una ragazza belga. Il regista racconta alla stampa il suo desiderio di rappresentare il paese del Sol Levante in una prospettiva diversa, ma piena di bellezza. |
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Come ha lavorato all'adattamento del famoso romanzo di Amélie Nothomb? |
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La storia è semplice: Amélie e Rinri s’incontrano, si piacciono, per un certo periodo passano piacevolmente del tempo insieme, si lasciano. Dopo il romanzo, ilfilm dà a sua volta una nuova declinazione di questa storia universale. Per far questo, utilizza dei temi che sono l’asse portante del libro di Amélie Nothomb: il Giappone, la fine dell’adolescenza, la sensualità, l’alterità, il fascino della bellezza. |
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Cosa rappresenta il Giappone per la protagonista? |
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Spesso avvolto da una bruma che lo tiene celato, il Giappone de “Il fascino indiscreto dell'amore” appare come un bozzolo umido dove Amélie può compiere la propria metamorfosi, metafora di quel luogo al tempo stesso reale e immaginario che, uscendo dall’infanzia, lasciamo. Ancora ragazzina quando ritorna nel Giappone della sua infanzia, quando lo lascia per la seconda volta Amélie è una giovane donna. |
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Durante il suo viaggio la protagonsita scopre anche la sua sessualità... |
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Più che una scoperta dell’amore, la protagonista di questa storia vive un’iniziazione alla sensualità. Il sesso si confonde per lei con la golosità. Il gusto dei cachi maturi si fonde con quello dell’erotismo giapponese dei bagni e delle fonti termali. I corpi si scoprono nell’acqua calda dei furô e degli onsen. Per la giovane Amélie, l’amante giapponese appare come un’alterità misteriosa. Rinri ha al tempo stesso l’universalità della bellezza e una singolarità irriducibile. Nel film riecheggiano fra loro l’alterità del Giappone, l’alterità sessuale che - ancora ragazzina - Amélie scopre, e l’alterità della bellezza. Attraverso le immagini di un’estetica assertiva, la mia intenzione è di far sentire in un modo diverso la bellezza del Giappone: il paese del Sol Levante può ancora rivelarsi, per noi come per la protagonista, molto inatteso. Il film non trascura di riprendere, in certi casi anzi accentuandola, la grande comicità e l’umorismo del testo originale. |
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Cosa ha voluto rappresentare del Giappone nel suo film? |
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“Il fascino indiscreto dell'amore” è anche l’abbozzo del ritratto d’una città e di un paese. Ad un certo punto la catastrofe di Fukushima irrompe nel film, il quale in questo si allontana dal romanzo, ma non poteva essere altrimenti: è impossibile descrivere il Giappone di oggi passando sotto silenzio Fukushima. Seguiamo infine i rapporti singolari che esistono in Giappone fra interiorità ed esteriorità. Le vie di Tokyo sono spesso percepite mentre sfilano dietro i vetri della Mercedes del padre di Rinri, i volti dei due ragazzi sembrano un po’ sperduti dentro una macchina troppo grande per loro. Se la giovane coppia si chiude in casa, con tutte le imposte chiuse, Amélie subito dopo affronta una camminata nell’immensità del paesaggio che circonda il Fuji. A nostro modo, abbiamo cercato di dare un ritmo a queste oscillazioni così profondamente giapponesi tra la "stanza privata" (ima) e la "grande natura" (shizen), tra il nascosto e l’aperto, tra il discreto e l’ostentazione, tra l’antico e l’ipermoderno, tutte quelle coppie di opposti che, alla maniera di Adamo ed Eva, bilanciano il bel libro d’Amélie Nothomb. |
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