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Arriva nelle sale italiane “Legend” di Brian Helgeland, già presentato in concorso alla scorsa edizione del Festival del Cinema di Roma. Il film è ispirato alla storia vera dei gemelli Kray che negli anni '60 monopolizzarono il mondo criminale di Londra. Nel doppio ruolo di Ronald e Reginald Kray l'attore Tom Hardy. Il regista racconta alla stampa la sua esperienza dietro la macchina da presa. |
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Qual è stata la difficoltà maggiore che ha incontrato avvicinandosi alla storia dei fratelli Kray? |
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Mentre stavo girando il film, continuavo a chiedermi: come fai a conoscere a fondo la vita di un personaggio realmente esistito? Nel caso dei Kray, la verità si è persa per sempre in cinquant'anni di pettegolezzi e di esclusive sui giornali scandalistici. I due fratelli criminali fanno parte di Londra e del suo folklore. Sono diventati una leggenda. Sono i protagonisti di una quantità di storie, in cui sono raccontati come due gangster psicotici o al contrario come moderni Robin Hood, talmente gentili da fermarsi per tenere la porta aperta alle vecchiette di Bethnal Green. |
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Come si è posto di fronte a queste vere e proprie leggende criminali? |
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Ogni narratore modifica un po’ la loro storia. Anch’io sono colpevole. All’inizio della mia ricerca mi sono recato sulle tombe di Reggie, Ron e Frances (la moglie di Reggie) al Chingford Cemetery. Un cartello era finito oltre il recinto, accanto alle loro lapidi. C’era scritto: "Attenzione – Ci sono ladri in questa zona". Non ho potuto fare a meno di chiedermi se questo avvertimento includesse anche me. Questo film è la mia versione della storia dei Kray. Vorrei credere, avendo eliminato gli estremismi, di essere giunto abbastanza vicino alla verità. |
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Aveva pensato da subito a Tom Hardy per un doppio ruolo? |
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Una cosa è certa. Non avrei potuto fare il film senza il versatile talento di Tom Hardy. Io e il produttore Tim Bevan volevamo assolutamente che Tom recitasse la parte dei due protagonisti. |
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Come avete convinto Hardy ad interpretare entrambi i fratelli? |
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Gli abbiamo inviato il copione e abbiamo organizzato una cena per ascoltare la sua opinione. Ero entusiasta all’idea che interpretasse tutte e due le parti ma se non fosse stato possibile, lo avrei scelto per il ruolo di Reggie, che è la figura più importante fra i due fratelli. Quando è arrivato il dessert, mi ha detto: "Farò Reggie, se mi fai fare Ron". È stato l’accordo migliore e il più facile che abbia mai sottoscritto. La decisione più importante è stata quindi presa fin dall’inizio. |
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