Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Tom Cruise

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Dopo diverse vicissitudini produttive, tra cui il succedersi di un paio di registi prima che la scelta definitiva cadesse su J.J. Abrams, Tom Cruise, il divo dei divi di Hollywood, papà di una bambina, Suri, avuta da pochi giorni dalla compagna Katie Holmes, torna per la terza volta sul grande schermo nei panni dell'agente speciale Ethan Hunt. Nel cast di Mission: Impossible 3 spiccano anche Philip Seymour Hoffman, Jonathan Rhys-Meyers, Ving Rhames e Michelle Monaghan.
Intervista Tom Cruise: Domanda 1MI:3… tra esplosioni e scene spericolate?
No, qualcosa di molto più estremo. Oggi nel cinema d'azione tutto è reso possibile dagli effetti speciali, dalla computer grafica, dai soldi. La cosa interessante è che questo tipo di spettacolo non conta più molto: vedere scene mozzafiato o esplosioni di proporzioni epiche è diventato - paradossalmente - irrilevante. Tragicamente vediamo troppe esplosioni di questo tipo in televisione nella vita di tutti i giorni e - così - fare vedere il botto più spettacolare al cinema è qualcosa che non conta più nulla. Credo che la chiave giusta per questo tipo di film è narrare una storia dal punto di vista emotivo. I personaggi devono essere al centro della storia con le loro emozioni e lacerazioni. Il resto è tutto secondario rispetto al viaggio emotivo che stanno compiendo i protagonisti del film. E' solo su quel piano che il pubblico può riuscire davvero a relazionarsi... Se guardiamo a Die Hard, Lo Squalo, Alien o Alien 2 sono ancora questi i film d’azione preferiti: e sono passati 20 anni! L'ambizione di Mission: Impossible 3 è proprio quella di fare un tipo di cinema che al primo posto abbia le storie e i personaggi e al secondo le esplosioni.
Intervista Tom Cruise: Domanda 2I primi ciak del film sono avvenuti qui a Roma...una delle sequenze più esilaranti è quella in cui lei e Rhys Meyers, litigate in italiano accanto alle Mura gianicolensi, bloccando tutto il traffico.
Tornare a Roma è bellissimo. Girare qui è stato fantastico, ci siamo divertiti moltissimo. Qui abbiamo girato la prima scena, è stato il primo giorno di set con J.J. Abrams. E' stato anche divertente girare parlando italiano con accento romanesco. Com'era il mio accento? Così così? Beh quello di Jonathan, che è irlandese, è sicuramente migliore.
Intervista Tom Cruise: Domanda 3Com'è rispetto agli altri due episodi?
E' sempre ricco di azione come gli altri due. Ma c'è anche una storia di forte contenuto emotivo dunque l'azione non è fine a se stessa.
Intervista Tom Cruise: Domanda 4Sullo schermo lei e Philip Seymour Hoffman avete un'alchimia straordinaria...
E' il secondo film che facciamo insieme dopo Magnolia. Mi interessava potere tornare a lavorare con lui, perché lo trovo straordinario e - se servisse - ce lo conferma anche con il personaggio di questo film, decisamente una figura inedita nel cinema d'azione. Ogni attore è una persona diversa. Non so se riesco a spiegarlo, ma lui è Philip e io sono Tom.
Intervista Tom Cruise: Domanda 5Lei fa sempre i suoi stunts da solo. Perché?
Mi piace sfidarmi. Del resto l'azione è disegnata talmente bene da J.J. Abrams che nessuno mai ha rischiato di ferirsi o qualcosa del genere... A me piace scoprire quello che riesco a fare e faccio molto allenamento per riuscire a sembrare fiducioso in quello che faccio. Credo che aggiunga qualcosa sia al mio personaggio che alla storia che racconto. Ed è qualcosa che fa decisamente parte di questo tipo di film...
Intervista Tom Cruise: Domanda 6Un'idea molto 'fisica' della recitazione...
E' vero, ma 'fare cinema' è un qualcosa che ti richiede molta fatica. Personalmente ritengo importante sviluppare la stessa resistenza dei personaggi che interpreto per renderli più credibili. E' un elemento che mi diverte molto. Questo è anche il motivo per cui mi piace produrre questi film.
Intervista Tom Cruise: Domanda 7Nel film Ethan Hunt dice che verserebbe il suo sangue pur di dare colore alle strisce rosse della sua bandiera, la pensa così anche lei?
Credo che posso difendere il mio paese in modo più efficace che non con il sangue. Mi piace pensare di agire nei riguardi di tutto il mondo per renderlo più felice.
Intervista Tom Cruise: Domanda 8Che cosa le danno questo tipo di pellicole?
Moltissimo, perché sono film che hanno tutto: e quando vedi cosa porta JJ Abrams a serie del genere, ti accorgi del grandissimo valore aggiunto. E' un po' come negli anni Venti e Trenta quando c'erano degli scrittori fantastici di noir e di ‘pulp fiction’ diventati dei classici della letteratura. Quando ti immergi nei loro mondi, con convinzione, ecco che ti sembra di perderti nel loro universo narrativo e in questo tipo di situazioni. La loro forza, però, sta nel raccontare le storie di uomini e donne, le loro emozioni e relazioni, nell'ottica di una grande avventura. JJ Abrams è un cineasta capace di mescolare tutti questi elementi.
Intervista Tom Cruise: Domanda 9Lei ha lavorato con i più grandi registi tra cui Stanley Kubrick in Eyes Wide Shut... Che tipo di regista era Kubrick sul set, come dirigeva?
Stanley Kubrick faceva tutto per un motivo. Nulla era affidato al caso. Grazie a Dio è riuscito a finire il suo film, non vedeva l'ora di vederlo uscire nelle sale e vedere la reazione della gente: Stanley era sempre molto rilassato, e nonostante sapesse quanto ci costava metterci tanto tempo a girare certe scene, per lui il tempo era importante più di altri elementi del fare cinema: avere infinito tempo a disposizione, cioè. Il mio è stato un ruolo difficile, anche se magari non sembra dall'esterno: è stata una sfida costante e un'esperienza completamente diversa dalle previsioni. Stanley era un uomo di grande calore e bontà. Aveva voluto trovarci una bella casa comoda, ci teneva che fossimo felici, quando giravamo ci chiedeva spesso come stavamo. Per il resto era molto esigente, a livello affettivo e fisico. Ci sono stati momenti faticosi, era inevitabile, ma Stanley capiva sempre e rispettava quello che noi attori facevamo.
Intervista Tom Cruise: Domanda 10Dopo Kubrick ha lavorato con Spielberg in Minority Report, un thriller futuristico e La guerra dei mondi, il kolossal tratto dal libro di Herbert G. Wells. Che impressione ha di Spielberg?
Mi ritengo molto fortunato perché, dopo Kubrick, ho avuto l'opportunità di lavorare con Spielberg. Anche Steven lavora come vuole lui e ha il potere di fare quello che vuole. Lo conoscevo da tanto tempo, e non vedevo l'ora di fare qualcosa insieme.
Intervista Tom Cruise: Domanda 11Tom Cruise, di cosa ha bisogno, oggi, come attore?
Cerco sempre di fare qualcosa di diverso, sia in veste di attore che di produttore. Mi piace curare ogni aspetto di un film e seguirlo lungo tutte le fasi della sua trasformazione. Come interprete non potrei essere più soddisfatto. Ho avuto il piacere di lavorare con alcuni grandi registi, tra cui Kubrick e lo stesso Spielberg, che giudico uno dei più grandi narratori del cinema americano contemporaneo. Lavorare con lui è stato entusiasmante.
Intervista Tom Cruise: Domanda 12Ha mai sognato di vincere un Oscar?
Non è mai stato un sogno. Non sono cresciuto guardando i film nominati dall'Academy. Non che per la maggior parte non siano meravigliosi e divertenti, ma l'Oscar per me non è mai stato un obiettivo.
Intervista Tom Cruise: Domanda 13Lei, però, è stato nominato proprio per Magnolia. Le piacerebbe interpretare altri film indipendenti visto che come produttore ha realizzato pellicole come Elizabethtown e Chiedi alla polvere?
Amo girare tutti i tipi di film. Per me la cosa più importante è riuscire a capire tutte le cose che succedono sullo schermo come sono accadute. Mi piacciono i film e adoro raccontare delle storie attraverso cui sfidarmi come uomo e come professionista. La cosa più importante, però, è interpretare tutti i tipi di film, e cercare di raccontare anche il lato umano del protagonista, la sua vita privata, il suo amore... per Julia, se pensiamo a questa terza produzione della serie Mission Impossible.
Intervista Tom Cruise: Domanda 14A proposito di amore, la nascita di tua figlia ha influito in qualche modo sulla promozione del film?
Certamente sì. Dopo l’annullamento di Londra e Parigi, la mia presenza era in forse anche qui a Roma. E’ stata Katie ad insistere che io partissi.
Intervista Tom Cruise: Domanda 15Tom Cruise, come sta vivendo il suo ruolo di neo-papà?
La nascita di Suri è stata un’esperienza spirituale molto forte. E’ difficile spiegarlo a parole. Io e Katie abbiamo vissuto insieme ogni momento della gravidanza. In famiglia ci siamo già organizzati: lei allatta e io faccio addormentare la piccola. Soprattutto il momento del parto è stato incredibile, un'emozione indescrivibile. Io le trasmettevo tutto il mio amore e più lo facevo, più questo amore cresceva. Katie è stata fantastica e vorrei portarla a Parigi per chiederle di sposarmi.
Intervista Tom Cruise: Domanda 16Mr. Cruise, quale cinema italiano conosce e ama?
Ho visto molti film, sono cresciuto guardando i film italiani. Mi ricordo la prima volta che ho visto Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone. Amo i suoi western più di tutto. E, naturalmente, amo Fellini e Rossellini. Ma ammiro anche i registi più moderni. Grandi artisti sono usciti da questo paese! Anche nel cinema!
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