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Presentato fuori competizione a Cannes 2006, United 93 di Paul Greengrass, già autore del film documentario Bloody Sunday e del notevole The Bourne Supremacy, racconta le tragiche vicende dei passeggeri del Volo 93 della United Airlines che morirono a Shanksville, in Pennsylvania, dopo avere tentato di sventare i piani dei dirottatori che miravano a far precipitare l'aereo sulla Casa Bianca. |
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 Ci sono vari modi per parlare degli attentati dell'11 settembre 2001... |
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| La televisione ha mostrato le immagini, i giornalisti ne hanno dato una prima lettura, che gli storici hanno approfondito e collocato in un dato contesto. Anche i registi hanno una parte importante nel raccontare quei fatti. I film non aspirano solo a far ridere o a trasportarci simbolicamente in luoghi meravigliosi. Non bisogna trascurare il nostro mondo e la sua realtà. Posando il suo sguardo su un evento particolare, un regista può vedere qualcosa che va oltre l'evento, toccando l'essenza della società. United 93 è stato realizzato con questo spirito. |
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| Il film è stato fortemente voluto dai familiari delle vittime dell'11 settembre... |
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| Molti degli attori del film sono interpretati dai protagonisti che hanno vissuto quel giorno. Per raccontare i fatti il più fedelmente possibile, ci siamo basati sulla registrazione dei dati del volo, sui documenti degli archivi di stato, e su più di un centinaio di prove fornite dai parenti delle vittime, dai membri della commissione d'indagine sull'11 settembre, dai dispositivi di controllo aerei e dai soldati o civili intervenuti quel giorno. Ho seguito da vicino la copertura mediatica degli attentati e delle loro conseguenze fin quando le famiglie e gli amici delle vittime fossero pronti a vedere questo dramma portato sul grande schermo. |
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| Cosa la interessava di più di questa storia? |
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| Uno degli aspetti affascinanti di questo volo è che noi non sappiamo che cosa è accaduto veramente a bordo. Con questo film più che chiedermi come avevano reagito i passeggeri, volevo riflettere sull’11 settembre. Ho seguito attentamente le informazioni divulgate dai mezzi di comunicazione sugli attentati e le loro conseguenze sull’opinione pubblica, ma soprattutto sulle famiglie delle vittime. |
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| Quale è stato il lavoro di documentazione che le ha consentito di dare al film il necessario realismo? |
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| Un numero enorme di persone ha fornito informazioni perché potessimo dare al film un certo realismo. Tutte le testimonianze ci hanno permesso di avere un quadro abbastanza preciso degli avvenimenti. A parte qualche scena di improvvisazione ci siamo interrogati sul grado di possibilità che gli avvenimenti fossero andati così come li abbiamo rappresentati. A forza di ipotesi, una verità plausibile siamo riusciti senz’altro a coglierla. |
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| I personaggi del suo film non sono direttamente introdotti all’interno dell’azione da aspetti personali e intimi, ci può spiegare il motivo di questa scelta? |
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| E’ vero i personaggi del film non sono stati creati con coerenza come in un film di pura finzione; al contrario, si tratta di 44 persone senza nesso, è il tempo del volo che modella le loro storie. Abbiamo voluto filmarli in tempo reale, nei novanta minuti che separano il decollo dallo schianto. Sono state montate soltanto le sequenze riprese dalle torri di controllo aereo per mostrare come furono seguite le traiettorie degli aerei dirottati. |
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| Come ha scelto i protagonisti di United 93? |
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| Ho voluto che improvvisassero senza alcuna sceneggiatura; ho preferito disporli in gruppi e simulare delle situazioni simili a quelle accadute sull’aereo, questo a permesso di notare le reazioni dei candidati al ruolo. |
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| Cosa si aspetta dal suo film e dalla presentazione al pubblico? |
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| Spero che gli spettatori prendano coscienza della serietà con cui questo film è stato realizzato; su quelle che sono le nostre posizioni politiche a riguardo. L’11 settembre ha profondamente modificato la nostra società; questo dramma ci ha obbligato ad analizzare il nostro operato e a prendere delle decisioni difficili. Questo film vuole avere un po’ la funzione di aiutare a comprendere queste decisioni e a mostrare le vittime in tutta la loro umanità. |
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