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Accompagnato dalla simpatica Reneé Zellweger, è arrivato nella capitale un raggiante George Clooney, che ha incontrato i giornalisti per parlare del suo prossimo film: "In amore niente regole". E' la sua terza esperienza da regista dopo "Confessioni di una mente pericolosa" e "Good night, and good luck", ma questa volta si cambia genere. Esce infatti l'11 aprile nelle sale una commedia sofisticata, ambientata nel mondo del football, uno sport che negli anni '20 doveva ancora conquistare l'America. |
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Clooney questo film è la sua terza esperienza da regista, però la prima con un genere che possiamo definire 'commedia sofisticata'. Come si è trovato e perchè si è cimentato in un film del genere? |
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Era da molto tempo che volevo cimentarmi in un genere più leggero e divertente come questa commedia. Nelle mie ultime prove, sia da attore che da regista in “Confessioni di una mente pericolosa” e “Good night, and good luck” avevo affrontato ruoli e temi molto seri. Adesso invece avevo voglia di divertirmi, oltre che di omaggiare il fascino del cinema degli anni '20, anche se credo che la vita di quell'epoca fosse in realtà meno attraente di quanto possa sembrarci, in fondo si moriva anche di poliomelite... |
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Nei suoi film ha affrontato temi delicati e tipici del mondo americano: servizi segreti, giornalismo, football. Qual è il suo prossimo progetto? |
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Un musical italiano. No, scherzo...il mio prossimo lavoro, che uscirà l'anno prossimo, sarà dedicato al mondo politico e a quello che accade nel dietro le quinte durante le elezioni e la campagna elettorale, in particolar modo secondo il punto di vista dei consulenti politici. |
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Ci può dire qualcosa sulla sua campagna di sensibilizzazione relativa all'emergenza del Darfur? |
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Io continuo a parlarne, mi sembra giusto farlo perchè è una giusta causa, i problemi in Darfur, come in Sudan, sono ancora molto molto seri. Ho recentemente incontrato il premier inglese Gordon Brown per cercare di riuscire a ottenere un dialogo con i ribelli, visto che fino a ora è stato quasi impossibile. Bisogna in questo momento proteggere anche economicamente le forze ONU presenti in Darfur, affinchè possano dare un contributo concreto per risolvere veramente la sitazione. |
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In amore niente regole ricorda vagamente Accadde una notte, film del 1934 in cui recitava Clark Gable, a cui lei viene spesso paragonato. Le fa piacere? |
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Ovviamente per me è un onore essere paragonato a un attore di quel calibro. Bisognerebbe chiedere alla famiglia di Gable che cosa ne pensano però...per quel che riguarda il film non credo ci sia nessun legame tra i film. In realtà abbiamo preso ispirazione da altri vecchi e magnifici film, come per esempio “Philadelphia Sory”, anche se va detto che è molto arduo raggiungere il livello di certi capolavori del passato. |
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Nei suoi film lei gioca molto spesso sulla sua età, in questo film addirittura viene chiamato "nonnetto". Si diverte a crearsi queste battute per sé? |
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Sostanzialmente lei mi sta dando del vecchio...no, a parte scherzi credo che ironizzare sull'età sia anche un modo per esorcizzare la paura degli anni che passano. Mi sembra normale, ormai ho ben 46 anni! |
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