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Jodie Foster, con la cordialità e la simpatia che la contraddistingue, ha incontrato i giornalisti presenti alla presentazione del suo ultimo film, "Alla ricerca dell'isola di Nim", che uscirà nelle sale Venerdì 11 con circa 300 copie. Mezz'ora di conversazione prima di lasciare la Casa del Cinema e andare all'Auditorium dove la aspettavano i ragazzi delle scuole romane per la sua "lezione di cinema", nell’ambito dell’iniziativa "Aspettando la Festa". La Foster si è detta molto soddisfatta del film e contenta per aver interpretato, finalmente, una parte non drammatica. |
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Dopo 'Il buio nell’anima' la ritroviamo in un ruolo decisamente meno impegnativo. Come si è trovata? |
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Benissimo, in effetti era da tanto tempo che desideravo questo momento, più di quindici anni. I tempi della commedia sono diversi da quelli drammatici, ma non ho mai pensato troppo alla mia recitazione,perché altrimenti ne avrebbe risentito. Sono nata per i personaggi drammatici, ma ultimamente avevo voglia di qualcosa simile alla commedia, e mi è piaciuta l’idea di recitare in un fantasy per ragazzi insieme a Gerard Butler, abituato a “ruoli muscolosi”. |
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Un film adatto ai suoi figli, quindi… |
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Esattamente! Ho girato un film adatto ai miei figli e sono contenta che oltre ad accompagnarmi, questa volta hanno potuto vedermi recitare sul set. Inoltre erano molto interessati, visto che entrambi avevano letto il libro di Wendy Orr dal quale il film è tratto. |
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Si è specchiata in qualche maniera nella figura della bambina? |
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Abigail è una ragazzina fantastica, sebbene non sia stata la prima volta che mi sia capitato di girare con dei bambini, che spesso mi ricordano i miei primi ruoli. E’ stato divertente vederla sul set o durante gli spostamenti: a seguirla c’erano i suoi genitori e l’atmosfera era molto piacevole: per esempio i macchinisti le spiegavano come funziona un obiettivo e tutta la troupe si preoccupava sempre per lei. |
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Lei interpreta un personaggio ipocondriaco e che soffre di tante fobie. Ci si riconosce? |
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Oh mio dio, no! Mi piace sciare, andare in montagna, fare immersioni…poi certo, torno a casa e mi faccio una bella doccia, non sono tipa da campeggio! Comunque le mie uniche paure sono per animali come i serpenti o i gatti quando ti fissano come se stessero per saltarti addosso. Nulla di particolare insomma... |
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Il film è sponsorizzato dal WWF. |
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Sì, perchè credo che la pellicola abbia il merito di lanciare un messaggio importantissimo: bisogna avere cura del mondo, perché così il mondo si prenderà cura di te. Io nel mio piccolo, con piccoli gesti quotidiani, ci provo. Comunque non è l’unico messaggio del film. L’altro riguarda più l’universo femminile, vale a dire la necessità “di sapersi arrangiare”, di essere indipendenti e allontanarsi dalla figura della bambina/donna tradizionale. |
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Si dice che passerà diverso tempo prima di rivederla in un film. |
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Negli ultimi quindici anni ho seguito questa politica, anche per via dei miei figli. Recitare un film significa “essere drenati”, svuotati di tutte le tue energie. Adesso starò ferma per un po’, nonostante stia pensando di girare un lavoro su Leni Riefensthal, la cineasta del nazismo, un progetto che non so se riuscirò a finire. |
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Per finire: visto che siamo in tempi di elezioni, e ieri Clooney si è detto sostenitore di Obama, ci può dire chi preferisce tra lui e Hillary Clinton? |
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Sono contenta quando gli attori si espongono per affermare le proprie idee, ma al di là della mia posizione democratica - che potrete trovare anche su internet - non posso dire per chi voterò: è una questione privata. |
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