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Dopo due anni e mezzo di prigione Bruno Stroszek, ungherese trapiantato a Berlino, ritrova la libertà. Non ha un lavoro, i suoi migliori amici sono due pianoforti e una fisarmonica, che suona nei cortili per sopravvivere, eppure sembra felice; offre il suo tetto ad Eva, una prostituta maltrattata dai suoi protettori, e ne asseconda la decisione di seguire in America un anziano vicino di casa nella speranza d’una vita migliore. Le cose sembrano girare per il verso giusto, ma è solo un momento: i problemi ritornano, ed Eva rinizia a prostituirsi, quindi se ne va. Bruno e Scheitz, il vicino di casa, tentano una rapina: va meglio al vecchio, che viene arrestato; senza una meta, senza Eva, senza una casa, senza un futuro, Bruno si spara. |
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