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Estate 2003. Una mattina come tutte le altre un gruppo di persone scende in corteo per la strada. Sono lavoratori precari dello spettacolo e protestano perché i sindacati sono scesi a patti con il governo francese e hanno deciso di modificare il loro sussidio di disoccupazione. Le loro urla svegliano un omino buffo che vive in un fumetto. L'omino si affaccia alla finestra e nota che le persone giù in strada assomigliano a delle nuvole, omogenee solo a distanza, in continuo movimento, capaci di seminare distruzione e dare vita allo stesso tempo e poi, anche, scomparire per poi tornare. Sembra poesia, ma forse un simile, audace parallelo è possibile. Forse tra meteorologia e politica c'è ben più di un nesso. Nell'ultimo secolo la scienza, in cerca di spiegazioni logiche, ha tentato di scomporre ogni cosa, persino i fenomeni sociali. Ma spesso la vita è più difficile e imprevedibile di un esame di laboratorio e, per capirlo, la storia del piccolo scienziato a cartoni animati si intreccia con quella di Luca Mercalli, meteorologo e climatologo italiano, e con quella di Iain McLarty, un adolescente scozzese, genio della matematica e della musica. |
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