Dalle rive e dai ponti del Tago alle preziose acque del Douro, dai popolosi vicoli di Lisbona ai suoi azulejos e alle bellezze più nascoste dell’antica Porto. Quest’anno la rassegna cinematografica “I maestri contemporanei”, organizzata da Centro espressioni cinematografiche e Cinemazero, riserva un omaggio al cinema portoghese, con una serie di proiezioni ospitate dal Visionario di Udine e da Cinemazero di Pordenone dal 6 maggio al 4 giugno 2009. Un programma destinato a catturare l’attenzione non sono degli appassionati festivalieri, ma anche del grande pubblico innamorato delle bellezze di questo affascinante paese ai confini d’Europa.
Primo appuntamento mercoledì 6 maggio a Pordenone a Cinemazero e giovedì 7 maggio al Visionario di Udine a partire dalle ore 20.45 con il film punta di diamante della rassegna: in anteprima nazionale dopo la presentazione al Festival di Berlino, l'ultimo lavoro del più celebre maestro del cinema portoghese, Manoel de Oliveira, il mediometraggio Singularidades de uma rapariga loura, tratto da un racconto dello scrittore portoghese Eça de Queirós. Questo autore dell’Ottocento insieme al suo contemporaneo Camilo Castel Branco (celebre per il romanzo Amor de perdição del 1862) ha contribuito a svelare la doppia anima della letteratura e poi del cinema portoghese: una visione pragmatica e realista del mondo che si oppone a un’attitudine violentemente romantica attraversata da sarcasmo e umorismo nero. La proiezione del lavoro di de Oliveira sarà preceduta dal film di un regista svizzero innamorato a tal punto di Lisbona da realizzare quello che per de Oliveira stesso è il film più bello sulla sua (bianca) città. Dal 1983 Dans la ville blanche di Alain Tanner incanta viaggiatori e cinefili di tutto il mondo.
Ma la rassegna “I maestri contemporanei” proporrà un viaggio fino alle origini della carriera cinematografica di Manoel de Oliveira, con la proiezione del primo film girato dal maestro nel lontano 1931, Douro, faina fluvial, corto dedicato alla città di Porto e al fiume Douro, e di altre pellicole come Ritorno a casa, uno dei suoi capolavori riconosciuti, forse il film più emozionante e profondo della sua lunga carriera, e Porto della mia infanzia, realizzato dal regista in occasione della scelta della città di Porto come capitale europea della cultura del 2001.
La rassegna intende dare spazio anche a quei nomi della cinematografia portoghese come João Botelho e João César Monteiro, che spesso rimangono sconosciuti a causa delle bizzarre strade percorse dalla distribuzione in Europa, pronta a penalizzare alcuni paesi considerati marginali nel mercato della produzione cinematografica. Di questi autori saranno proiettati, tra gli altri, Ricordi della casa gialla, il capolavoro di Monteiro, in cui racconta, con uso sistematico del piano sequenza ed immagini di composizione quasi pittorica, la storia della “casa gialla”, un ospedale psichiatrico dove finisce lo strambo João de Jesus, e 3 PALME di João Botelho, splendido “dipinto” della città di Lisbona.
Per informazioni: www.cecudine.org e www.cinemazero.org. |