News: Il Cinema Trevi ricorda Luciano Emmer
Il Cinema Trevi ricorda Luciano Emmer | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Martedì 13 Ottobre 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovedì 15 ottobre la Cineteca Nazionale dedica un omaggio al regista recentemente scomparso con una giornata di proiezioni al cinema Trevi. Tra i film in programma la riedizione di Picasso e il restauro de La ragazza in vetrina di cui è stata ripristinata la versione originale a suo tempo censurata. Il 16 settembre di quest’anno si è spento un altro grande del cinema italiano: Luciano Emmer. Più volte la Cineteca Nazionale ha omaggiato il cinema di questo regista schivo, ironico e particolare (l’ultima volta è stata proprio con la Mostra del Cinema di Venezia 2009 nella retrospettiva Questi fantasmi 2: cinema italiano ritrovato con la proiezione della versione integrale de La ragazza in vetrina). Come scrive giustamente Silvio Danese, Emmer «era un cordiale riottoso. Non la mandava a dire a nessuno. E poi il cinema. Francesca Bertini, abbarbicata lasciva a qualche cortina, domina l’atrio di casa Emmer nei primi anni ’20, quando c’erano ancora i calessi e le lampade a carbone. Emmer, ha scoperto il cinema così, a cinque anni. Ha studiato al liceo, a Milano, con Dino Risi. Ha diretto documentari insostituibili sull’arte, nell’immediato dopoguerra, facendo sobbalzare Mussolini sulla poltrona di Villa Torlonia con la celebre frase “Non eravamo più ignari del dolore e della morte” nel documentario su Predappio. Ha esordito nel 1950: Domenica d’agosto è una commedia che, in pieno neorealismo, sovvertì le regole del racconto, con una fragilità narrativa che diventa forza di verità. Per un decennio Emmer ha lasciato il segno. Poi ha lasciato il cinema. L’incorruttibile personalità di un autore da rimpiangere si era scontrata con la censura, l’ipocrisia morale dei politicanti, l’indifferenza degli intellettuali. L’addio di Emmer al cinema fu intemperante, cioè profondamente onesto. La vedeva così: “Una bella lapide con una data e un’iscrizione: 1960 (o giù di lì), il cinema italiano è morto qui” <...>. Seduto nel suo minuscolo ufficio tra i prefabbricati anonimi di Saxa Rubra, qualche anno fa ci affidò questa riflessione sul cinema: “La storia del cinema alla mia maniera è la storia di uno che anziché fare l’idraulico ha fatto il cinema. Cioè un mestiere. La gente lo piglia per chi sa che cosa. Io non l’ho mai considerato di più. I film lasciano tracce forti? Come i rubinetti buoni, che fanno la tranquillità di una famiglia. Se un rubinetto funziona per quattro o cinque anni, è stato riparato bene. Ma poi, chi decide se si fa bene o male un film?”». Senza troppe inutile retoriche che sicuramente sarebbero risultate indigeste al cineasta, lo si è voluto ricordare con alcuni suoi film e un documentario d’arte, Incontrare Picasso, ovvero una recente rivisitazione dell’autore su un suo lavoro degli anni ’50 Picasso, giocando sul tempo e sulle sue strane relazioni (Basta! Adesso tocca a noi! ideale continuazione – trentasei anni dopo! – di Terza liceo). Programma delle proiezioni: Giovedì 15 ottobre ore 17.00 Terza liceo (1954) Regia: Luciano Emmer; soggetto: Giulio Moreno; sceneggiatura: Sergio Amidei, Carlo Bernari, Vasco Pratolini, L. Emmer; fotografia: Mario Bava; scenografia: Mario Chiari; costumi: Maria Rosaria Crimi; musica: Carlo Innocenzi; montaggio: Eraldo Da Roma; interpreti: Giulia Rubini, Isabella Redi ore 18.45 Basta! Adesso tocca a noi (1990) Regia: Luciano Emmer; soggetto e sceneggiatura: L. Emmer, David Emmer, Paolo Taggi; fotografia: Elio Bisignani; scenografia e costumi: Alessandra Cardosi; musica: Antonello Venditti; montaggio: Adriano Tagliavia; interpreti: David Emmer, Gianluca Angelini, Verde Visconti, Claudio De Rossi, Carlo Marino, Barbara Troiani; origine: Italia; produzione: Emmer Production di Luciano Emmer & C., Film 7 International; durata: 101’ a seguire Incontrare Picasso (2000) Regia: Luciano Emmer; soggetto e testo: Antonio Del Guercio, Renato Guttuso, Antonello Trombadori; fotografia: Giulio Gianini; musica: Roman Vlad; origine: Italia; produzione: Sergio Amidei per Rizzoli Film; durata: 42’ ore 21.30 La ragazza in vetrina (1961) Regia: Luciano Emmer; soggetto: Rodolfo Sonego; sceneggiatura: L. Emmer, Vinicio Marinucci, Luciano Martino, Pier Paolo Pasolini; fotografia: Otello Martelli; scenografia: Alexandre Hinkis; musica: Roman Vlad; montaggio: Emma Le Chanois, Jolanda Benvenuti; origine: Italia/Francia; produzione: Nepi Film, Sofitedip, Zodiaque Productions; durata: 92’. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||