Con questa rassegna, che ruba il titolo a un film realizzato da Alain Fleischer, La Cineteca Nazionale intende non soltanto riproporre le opere sopravvissute del “futurismo cinematografico italiano” di stretta osservanza, quanto soprattutto mostrare le linee di interferenza tra il futurismo e il cinema, mettendo in evidenza le contaminazioni e i furti reciproci di immagini, costruzioni linguistiche, tematiche ricorrenti, suggestioni dinamiche e iconografiche.
Un mondo agitato: il Futurismo al cinema tenta così di ricostruire un rapporto possibile tra il Futurismo e il cinema ritrovandone le tracce attraverso i titoli dei libri di Marinetti o nelle esaltazioni della bellezza dell’automobile e dell’aeroplano dei primi documentari sulla grande industria allo stato nascente; senza dimenticare gli “uomini meccanici” delle comiche di André Deed e la trasposizione cinematografica di Pinocchio fatta da Polidor
Il programma si riferisce soprattutto al cinema italiano con l’unica eccezione del film russo La signorina e il teppista di Evgenij Slavinskij, con Vladimir Majakovskij che recita nel ruolo del teppista, in quanto tratto dal racconto La maestrina degli operai di Edmondo De Amicis.
La rassegna si completa con una selezione di documentari sul futurismo e soprattutto con il film televisivo Il sogno del futuro di Italo Moscati e con Futurismo, che passione! di Silvana Palumbieri, una produzione Teche Rai e Quadriennale di Roma con la collaborazione dell’Istituto Luce realizzata per celebrare il centenario del Futurismo.
Per la Cineteca Nazionale, infine, la rassegna è anche un’occasione per proporre film recentemente ritrovati e restaurati, alcuni tra i quali sfuggiti finora alle stesse storie del cinema, come Volo su Vienna, ricostruzione dell’impresa aviatoria per eccellenza di Gabriele D’Annunzio; e soprattutto i Radiogiornali di Giorgio Simonelli (qui presentiamo il n. 5), che si affiancano alle già note Riviste Cines tra le prime produzioni sonore del cinema italiano.
La retrospettiva è curata da Sergio Toffetti e dalla Cineteca Nazionale con la collaborazione di Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Cineteca di Bologna, Cineteca del Friuli, Cinecittà Luce, Rai Teche, Ripley’s Film. |