Martedì 20 gennaio 1920 nasce a Rimini Federico Fellini. Esattamente 90 anni dopo, mercoledì 20 gennaio 2010, la sua città e la sua comunità preparano una affettuosa sorpresa di compleanno. E come tutte le migliori sorprese, essa non è stata nelle ore precedenti.
E’ un piccolo omaggio che Comune di Rimini e Provincia di Rimini aggiungono al festeggiamento organizzato dalla Fondazione Fellini. Un ‘biglietto d’auguri’ che nella giornata di oggi si sente e si vede con gli occhi e con il cuore, attraverso il coinvolgimento ideale della popolazione.
“Bevete più latte, il latte fa bene…”. E’ la rivisitazione del tema dell’episodio ‘Le tentazioni del dottor Antonio’ (dal film ‘Boccaccio 70’) l’omaggio che Provincia di Rimini e Comune di Rimini hanno voluto allestire in occasione del novantesimo anniversario della nascita di Federico Fellini. Un richiamo inconsueto nel panorama classico dell’iconografia felliniana, veicolato alla filastrocca musicale di Nino Rota ‘Bevete più latte’ (che nella pellicola ossessionava il protagonista Peppino De Filippo) celebre anche per le successive interpretazioni. L’ultima, in ordine cronologico, degli Avion Travel.
Nella giornata odierna il piccolo omaggio di compleanno ‘Fellini 90 bevete più latte’ è organizzato attorno a un luogo fisico, piazza Tre Martiri di Rimini, dove nottetempo è stata montata una grande immagine 6 metri per 3. A diffondere la musichetta, così come nel film, un megafono. In mattinata e nel pomeriggio due automobili dotate di altoparlanti diffondono per le vie del centro storico e della cintura urbana il jingle di Nino Rota. Misterioso, onirico, ipnotico ma per questo in pieno spirito con la poetica e il divertissement dell’opera di Fellini. Dalle prime domande in piazza e per le strade ‘Cos’è questa musica?’, ‘Che iniziativa è?’, ‘L’ho sentita in un film di Fellini!’, ‘Ma è una ninna nanna?’ emerge la stessa atmosfera delle ‘Tentazioni del Dottor Antonio’. Un modo anomalo per richiamare l’attualità del genio di Fellini e, nel contempo, la necessità che lo stesso sia patrimonio dell’identità collettiva riminese e non solo oggetto di studio riservato agli specialisti della cinematografia.
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