News: CinemAfrica nuovamente a Bologna
CinemAfrica nuovamente a Bologna | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mercoledì 6 Ottobre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Le immagini talvolta valgono più delle parole”: Questo è lo slogan della quinta edizione di CinemAfrica, rassegna di film organizzata dal Centro Studi “Donati” in collaborazione con il 30° Festival di Cinema Africano di Verona. Due weekend e otto film provenienti o ambientati in terra africana che svelano tradizioni, credenze religiose, politica e sentimenti del continente “così lontano e così vicino”. Pellicole di autori africani e non desiderosi di raccontare storie intime, ma anche momenti politici che passeranno alla storia come le più gravi espressioni di razzismo. Tutti collegati a temi attuali come gli “estremismi” religiosi e l'emigrazione. E' il caso di “14 Kilometros” di Gerardo Olivares, (sabato 16 ottobre – ore 18) film che percorre il dramma dei migranti clandestini che viaggiano dal Continente Nero in direzione Marocco per raggiungere l'attraente opulenza europea; la tragica illusione dei disperati è che siano i 14 chilometri dello Stretto a separarli dall'agognata felicità. In “Moolaadé” (sabato 23 ottobre – ore 18), l'ottantaduenne maestro del cinema senegalese Sembène Ousmane, denuncia l’illegale usanza barbara dell'infibulazione delle bambine, tuttora praticata in oltre 25 paesi africani sui 52 riconosciuti dall'Onu. Ispirato a una storia vera, “Catch a Fire” di Philip Noyce (domenica 17 ottobre – ore 18), narra di un operaio accusato ingiustamente di essere un terrorista; è un film storico/politico capace di rappresentare con sobrietà ed efficacia il clima opprimente del Sudafrica prima dell'abolizione dell'apartheid. Stesso tema di “Invictus” (sabato 23 ottobre 2010 – ore 21), dove Clint Eastwood affronta con ammirazione la figura di Nelson Mandela in un film assolutamente classico. A queste pellicole se ne aggiungono altre 4: “Guelwaar” di Sembène Osmane (Senegal, 1992), “Aspettando la felicità” di Abderrahmane Sissako (Mauritania, Francia, 2002), “Amour, Sexe et Mobilétte” di Maria Silvia Bazzoli e Christian Lelong (Francia, Germania, Italia, Burkina, 2008). Concluderà la rassegna il 24 ottobre “Il canto delle spose” di Karin Albou, la storia e il sogno di due giovani amiche, una musulmana l'altra ebrea, che verranno divise dalla propaganda razziale del 1942 a Tunisi. Anche quest'anno ogni proiezione sarà preceduta da una brevissima introduzione e accompagnata da una scheda informativa a disposizione del pubblico. I film sono sempre in lingua italiana o in versione originale con sottotitoli in italiano. Ingresso: 5 € - studenti: gratuito info: gdonati@iperbole.bologna.it www.centrostudidonati.org |
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