A quanto pare le proteste, gli scioperi dei lavoratori del settore spettacolo e le iniziative del ministro Rocco Buttiglione stanno centrando l'obiettivo. Il pesante taglio del Fus, il fondo unico per spettacolo per la promozione e la gestione del settore spettacolo nel 2006, sarà ridimensionato. In un'intervista al Giornale dello Spettacolo il capo del dipartimento Sport e Spettacolo del Ministero delle Attività Culturali Paolo Carini ha dichiarato: "Sono ottimista: si potrà recuperare, se non tutta la somma, una buona parte del taglio al Fus, tanto da avvicinarsi all'importo 2005. C'è, infatti, una sensibilità consistente anche all'interno del Parlamento per i problemi dello spettacolo. Il ministro Buttiglione si sta muovendo in maniera molto incisiva. Si tratta di reperire le risorse per il Fus, mentre per il cinema altri finanziamenti potranno arrivare attraverso varie ipotesi, tra cui tax shelter e tassa di scopo".
Su quest'ultima il dibattito è aperto: in Francia viene applicata sia sul biglietto d'inresso al cinema che sui ricavi dell'homevideo e delle televisioni, libere e a pagamento. "Noi potremmo anche pensare di non toccare il biglietto d'ingresso" - spiega Carini - "Valuteremo, attraverso incontri con tutte le categorie interessate, a chi applicare, e in quale percentuale, la tassa di scopo, tenendo presente che l'obiettivo primario è quello di tassare chi utilizza il prodotto cinematografico". |