News: Aperta al Parco della Musica di Roma la Bibliomediateca
Aperta al Parco della Musica di Roma la Bibliomediateca | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mercoledì 23 Novembre 2005 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Si sono aperte le porte della nuova Bibliomediateca presso l' Auditorium Parco della Musica: l'Accademia di Santa Cecilia mette a disposizione di tutti un patrimonio di grandissimo valore, costituito non solo da volumi di carattere musicale (partiture, libretti, manoscritti, ecc.) ma anche da straordinari documenti di archivio, dal 1650 ad oggi, che non erano mai stati ordinati e resi pubblici. La struttura è composta da varie sezioni che offrono la fruizione di materiali diversi: la biblioteca contiene 120.000 volumi (fra cui 1500 libretti, 7000 manoscritti, 850 edizioni dal XVI al XVIII sec.); un materiale che, per qualità e quantità, è tra i più importanti in Italia. Fondata nel 1874, i suoi fondi erano conservati parte nella biblioteca governativa del conservatorio di Santa Cecilia e parte nell'archivio musicale dell'Accademia. Ora, nei nuovi spazi progettati da Renzo Piano, l'intero patrimonio torna a rivivere in tutto il suo splendore. Con l'archivio storico abbiamo più di un chilometro lineare di documenti dal 1650 ad oggi. Attraverso i verbali della congregazione di Santa Cecilia, fondata nel 1585, i libri contabili e i carteggi artistici, sarà possibile ricostruire un vivace spaccato della vita musicale romana dei secoli scorsi. Il fondo audiovisivi offre circa 12.000 ore audio provenienti da Archivi di Etnomusicologia (la più importante raccolta di musica di tradizione orale in Italia), Fondi discografici e Archivio dei concerti. Tra i materiali più interessanti spiccano le raccolte di canti popolari (dalla pizzica salentina ai trallalero genovesi, dai canti ebraici a quelli calabro-albanesi) e rare incisioni discografiche del passato provenienti dai fondi Eminente, De Agostini e Fassini. La fototeca e la collezione di quadri e ritratti comprendono circa 20.000 fotografie (dal dagherrotipo al formato digitale), dipinti a olio, stampe, acquerelli, disegni, sculture. Curiose immagini di attori e cantanti della fine dell'Ottocento rivivono accanto alle più suggestive foto degli interpreti di oggi. Un efficace catalogo multimediale è il nucleo dell'intero sistema che permetterà sia all'utente locale (uffici dell'Accademia e lettore in sala) sia all'utente remoto (connesso via Internet) di trovare informazioni e documenti digitali, interrogando contemporaneamente tutte le basi dati che compongono il sistema. In questo modo la Bibliomediateca, oltre a mantenere la sua identità come struttura di conservazione, diventa anche una struttura dinamica al servizio dei concerti e delle manifestazioni di ogni giorno, delle quali riporta puntualmente, dal 1895 ai nostri giorni, storia, avvenimenti, immagini e suoni. L'accesso via Internet ai cataloghi e alla cronologia concerti si potrà avere a partire da lunedì 5 dicembre su www.santacecilia.it Con l'inaugurazione della Bibliomediateca dell'Accademia prende anche avvio un programma di collaborazione con le Biblioteche di Roma, il sistema delle biblioteche comunali presenti in tutta la città, che ha come obiettivo quello di allargare la fruizione dei servizi ad un pubblico più vasto. Gli orari di apertura al pubblico della Bibliomediateca sono: da lunedì a venerdì, dalle 11 alle 18. |
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