Un giro per il mondo dal Brasile al Marocco, dalla Germania al Kenya fino a un’Italia che si mostra ricca di belle sorprese. Proprio dall’Italia, da Bologna, parte il giro del mondo di God Save the Green, un viaggio reale e metaforico, alla ricerca anche di una nuova consapevolezza interiore e di una nuova etica ambientalista, scelto come favorevole auspicio per inaugurare la 19ª edizione di Visioni Italiane, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna da mercoledì 27 febbraio a domenica 3 marzo al Cinema Lumière. Serata d’apertura affidata a “God Save the Green”, nuovo e atteso lavoro dei bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi, film “ adottato” dalla Cineteca di Bologna che proprio in questo momento di difficoltà del cinema indipendente italiano ha deciso di scommettere sulle produzioni di qualità e sostenerle nella ricerca di un percorso distributivo.
Visioni Italiane – dopo 19 anni – è una delle vetrine più consolidate e di maggior prestigio per tutto un nuovo cinema italiano che ha voglia di emergere: un centinaio i film in cartellone, tra eventi speciali e i concorsi, suddivisi tra corto e mediometraggi di fiction (concorso Visioni Italiane), documentari (Visioni Doc), lavori che mettono le tematiche ambientali al centro del loro racconto (Visioni Ambientali) e l’acqua nello specifico (Visioni Acquatiche, concorso realizzato in collaborazione con Mare Termale Bolognese).
C’è poi il concorso dedicato ai giovanissimi, gli studenti delle scuole dell’Emilia-Romagna, ancora una volta tantissimi a partecipare al Premio Luca De Nigris, indetto per il 15° anno, momento di entusiasmo indescrivibile per dei ragazzi che trovano nelle giornate del Premio il compimento di un lavoro che li ha impegnati magari per mesi: anche così si forma un pubblico di cinefili.
Prima bolognese, dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, per il progetto di Ermanno Olmi “Come voglio che sia il mo futuro”, realizzato da Maurizio Zaccaro (sabato 2 marzo, ore 14.30). Un maestro dà voce ai giovani: frutto di riprese realizzate da giovanissimi autori raccolti già da diversi mesi proprio da Olmi e Zaccaro, il film traduce in immagini – con la libertà d’espressione a cui ci hanno abituato i lavori di ipotesICinema – i desideri e le speranze, le letture e le ipotesi sul proprio futuro di bambini e ragazzi intervistati in lungo e in largo per il Paese, toccando le città di Milano, Roma, Bologna, Napoli, Padova, Asiago, Rimini, Biella e Livorno. |