Fino al 19 maggio Alphaville Cineclub propone la rassegna cinematografica A proposito di Cannes, selezione di pellicole di autori in questi giorni sulla Croisette per partecipare alla 66°edizione del Festival di Cannes, qui idealmente presenti con un lungometraggio del loro passato anche recente, quasi un memo, per noi spettatori, del loro stile e delle loro caratteristiche narrative.
Il Festival di Cannes, nato alla fine degli anni ‘30 per volere di Jean Zay, ministro francese della Cultura, vide la sua prima edizione, presieduta da Louis Lumière, nel settembre del 1939. Celebre l’edizione nel 1968 in cui fece scalpore l’interruzione delle proiezioni in programma per solidarietà con gli operai e gli studenti in sciopero in quei giorni. Avvenimento cinematografico che, nel corso dei decenni,ha trasformato la sua atmosfera da pigramente provinciale in freneticamente sofisticata e produttiva, per l’edizione 2013 prevede un nutrito gruppo di autori contemporanei in gara a garanzia di un’edizione davvero spettacolare e ricchissima di proposte; Alphaville ha curato dunque una rapida ma attenta selezione di alcune pellicole di culto passate e presenti di autori oggi nuovamente in gara a Cannes che permettano allo spettatore un breve "ripasso" dello stile e dell’istanza narrativa di ognuno.
Si riflette sull’uso voyeuristico dei mezzi audiovisivi come nel promettente esordio del giovanissimo Steven Soderbergh in “Sesso, bugie e videotape” (1989) in programma giovedì 16, ci si lascia trasportare dalle fila thriller/noir di “Drive”, Palma d’oro a Cannes 2011 per la regia del danese Nicolas Winding Refn in prima serata venerdì 17 maggio alle 21.00, seguìto alle 23.00 dal poliziesco e non solo “Fargo” (1996), pellicola dei fratelli Joel ed Ethan Coen intrisa di quell’umorismo macabro da sempre marchio di fabbrica dell’irresistibile duetto.
Doppio appuntamento anche per sabato 18 maggio: alle 21.00 “Daunbailò”, pellicola simpaticissima e buffonesca dello statunitense Jim Jarmusch, qui a dirigere con piglio leggero il nostro Roberto Benigni, assecondato da Tom Waits e John Lurie, entrambi in forma smagliante. Proiezione de “Il giardino delle vergini suicide” (1999), opera d’esordio onirica e morbosa di Sofia Coppola, in seconda serata alle 23.00. E, per finire davvero in bellezza, ultimo appuntamento in programma, domenica 19 maggio alle 21.00, con “Il coltello nell’acqua” (1962), riflessione sull’opportunismo e le mezze verità firmata Roman Polanski nonché sua luminosa opera d’esordio. |