Si è conclusa il 14 maggio, con la cerimonia di premiazione al 31mo piano del Grattacielo Pirelli, la XIII edizione del MIFF. Il premio più ambito, quello per la Migliore regia, è andato a “Eden”, di Megan Griffith, storia di una giovane coreano-americana rapita in Nuovo Messico e costretta a prostituirsi. La Migliore sceneggiatura è quella di Simone Bartesaghi, autore di “Run”, film su un adolescente-campione di parkour. Migliore recitazione maschile a Yu-Siang Huang, pianista cieco di Taiwan che ha commosso il pubblico con il film “Touch of the Light”, basato sulla sua vicenda personale.
“The Girl and Death”, di Jos Stelling, è la storia d’amore impossibile tra una cortigiana e un giovane medico, e ha vinto invece per la Miglior fotografia e Miglior scenografia. Per “Filly Brown” hanno vinto Gina Rodriguez come Migliore interprete femminile, Lou Diamond Phillips come miglior attore non protagonista, e Reza Safinia, il compositore di musiche rap.
Il premio per il Miglior montaggio è stato aggiudicato a Joe Bini per “Manhunt”, racconto della cattura di Bin Laden; quello come migliore attrice non protagonista a Samantha Silvestri per “The Redemption of the Fish”.
Anche alle categorie di corti e documentari sono stati riservati dei premi. “Blood Brother” si aggiudica Miglior documentario, “Angel” Miglior corto 0-15min, “El Invento” Miglior corto 15-30 min e, infine, “Ce l’hai un minuto” di Alessandro Bardani miglior corto italiano. Un premio speciale è quello che sarà invece conferito a Jennifer Bassey, attrice veterana della scena hollywoodiana, protagonista del corto “Timeless”. |