Grande attesa per la sesta edizione di Senzafrontiere/Withoutborders, il film festival umanitario internazionale dedicato a film capaci di mettere in evidenza quanto abbiano in comune gli esseri umani e di raccontare storie di vita eccezionali. Il festival, in questa sua edizione 2013, vuole accendere i riflettori su un tema scottante: la situazione dei detenuti nelle carceri.
La rassegna, infatti, aprirà con la proiezione di un’opera speciale, prodotta dal festival stesso: un film realizzato nel carcere di massima sicurezza di Maiano a Spoleto dall’artista iraniano Shahram Karimi, in collaborazione con 15 detenuti. Il titolo evocativo dell’opera, “Apri la Porta - Open the Door”, ci introduce in uno spaccato della vita in carcere vista attraverso gli occhi dei detenuti che raccontano le ansie, le sensazioni, i sogni che scandiscono la vita di chi è recluso. L’artista, che a suo tempo è stato anch’esso detenuto nell’Iran di Komeini, è entrato nel carcere di Spoleto con il suo assistente Maziar Mokhtari e con i detenuti ha realizzato un’opera ricca di poesia e di suggestione. Il senso dell’opera è la descrizione di come la mancanza fisica di libertà dovuta allo stato di detenzione, sviluppi il viaggio creativo della mente , in un mondo fatto di sogni, poesia e immaginazione, vera ancora di salvezza per chi non può annoverare la libertà tra le possibili prospettive del proprio futuro.
Ernesto Padovani Direttore della casa di reclusione di Spoleto, ha accolto con entusiasmo la proposta del festival Senza Frontiere che prevedeva la realizzazione del filmato, che è statto prodotto con il contributo del Ministero dei Beni Culturali, e con il sostegno della Fondazione Carla Fendi e di Postevita .
Scopo del progetto, oltre a raccontare una realtà spesso sconosciuta o dimenticata, è insegnare ai detenuti la realizzazione di video sperimentali, che mettano insieme teoria e pratica per dare loro nuovi strumenti di lavoro da potere usare una volta usciti dal carcere. I detenuti, infatti, hanno collaborato attivamente con il regista non solo nella definizione dei contenuti, ma anche nella realizzazione tecnica in tutte le sue fasi. La mattina del 5 luglio, prima dell’apertura del festival il filmato sarà proiettato in anteprima per i detenuti all’interno dell’istituto di Maiano. |