In Umbria si è compiuta una parte non trascurabile della storia del cinema italiano e non solo. Con pellicole (e fiction televisive) popolarissime, film di ricerca e grandi produzioni. E una grande mostra in Palazzo Baldeschi al Corso, a Perugia, documenta questa storia e offre anche l’occasione per farsi contagiare dalla passione per lo schermo (grande e piccolo): passione che in Umbria non è solo antica, ma persistente e fonte di continue novità.
La mostra, che al percorso espositivo tradizionale affianca veri e propri set cinematografici, numerosi punti di proiezione e allestimenti multimediali, è stata voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed è a cura di Fabio Melelli, Luciano Zeetti e della Fondazione Cariperugia Arte. Chi mai sospetterebbe che quest’angolo d’Italia abbia qualcosa a che fare con Rodolfo Valentino o che i suoi paesaggi sono stati scelti per realizzare nientemeno che un film western? È scontato e risaputo che siano stati fatti dei film su San Francesco: ma chi li conosce tutti? E non è strano che una regione così tranquilla, pacifica e idilliaca sia stata spesso utilizzata come ambientazione per film thriller o a sfondo poliziesco? Per molti versi l’Umbria è un set quasi naturale, in virtù dei suoi paesaggi spesso incontaminati e della particolare struttura architettonica dei borghi e città che la compongono, rimasta intatta nei secoli. Ideale sfondo per decine di pellicole e di produzioni televisive, molti delle quali di ambientazione storica.
Il progetto della mostra L’Umbria sullo schermo, che aprirà al pubblico il 29 giugno 2016 e resterà aperta fino a gennaio 2017, nasce da un duplice scopo, come del resto tutte le iniziative realizzate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia: valorizzare il tessuto comunitario sul piano della memoria e delle radici raccontando di un rapporto – quello tra territorio e grande e piccolo schermo – che probabilmente è ancora oggi sconosciuto ai più, ma anche creare occasioni potenziali di sviluppo economico. Senza contare che in Umbria hanno avuto i loro natali stelle dello spettacolo quali Monica Bellucci, Laura Chiatti, Marco Bocci e Filippo Timi.
L’Umbria come set cinematografico non verrà però raccontata solo attraverso le immagini. Una parte degli spazi verrà infatti allestita con pezzi di scenografie, con oggetti e costumi utilizzati nei vari film prodotti e realizzati in Umbria: il costume di Pinocchio concesso da Cinecittà Studios e indossato da Roberto Benigni nel film dedicato al famoso burattino di legno girato presso gli studi di Papigno, vicino Terni; il bancone della cioccolateria utilizzato nella fiction Luisa Spagnoli andata in onda su Rai 1 nel febbraio 2016; e la bici originale nonché immancabile compagna di Don Matteo.
Info:
www.fondazionecariperugiaarte.it
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