News: Dissonanze 6, This is our visual music!
Dissonanze 6, "This is our visual music!" | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mercoledì 17 Maggio 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il 19 e 20 maggio 2006 torna Dissonanze, il festival internazionale di musica elettronica e arte digitale di Roma. Dal 2000, primo anno di attività, Dissonanze sperimenta il rapporto tra creatività e tecnologia alla ricerca di inedite corrispondenze tra universi e immaginari visivi, sonori e architettonici. 'This is our visual music!' è il tema della sesta edizione del festival, che si svolge al Palazzo dei Congressi (Piazzale Kennedy, 1) e che si presenta con oltre 30 artisti dal vivo, i light designers United Visual Artists e miti della techno e electro italiana ed internazionale. Primo fra tutti, Dave Clarke, e poi Sven Väth, ideatore del Cocoon club di Francoforte e della Cocoon night di Ibiza entrambi per la prima volta in Italia nella line up di un festival. In consolle nomi emergenti e già di culto: i Motor, Mathew Jonson, Lory D e Pigna People, Audion/Matthew Dear con la sua techno hard-beat e Tony Rohr con la sua tech-house party, Sleeparchive a Joris Voorn, stelle nascenti della techno minimale, e poi Dj Koze e T.Raumschmiere, e i loro mix di stili che fondono l'elettronica ora con l'hip hop, ora con il rock, ora con il punk. Installazioni di luci spettacolari e site specifici accompagnano tutti i live e i dj set ideate da creatori di ambienti di luci/colori/video, che hanno già realizzato installazioni per i tour di U2 e Massive Attack e per gli MTV Europe Awards, per l'Istituto di Arte Contemporanea di Londra e per il Victoria and Albert Museum. Il progetto è curato dallo sperimentatore olandese Edwin van der Heide. L'Aula Magna del Palazzo dei Congressi ospita per entrambi i giorni due performance live, quella degli italiani Otolab, gruppo di musicisti, dj, vj, videoartisti, web designer, grafici e architetti e quella del newyorkese Bruce McClure. A seguire, una rassegna di audiovisivi curata in collaborazione con Marco Mancuso per Digicult, che avrà come protagonisti i lavori di alcuni tra i più significativi esponenti di visual musica contemporanea. Per concludere, un accenno a quella che più di tutte, tra le opere commissionate, caratterizza il festival: la comunicazione visiva. Quest'anno, attraverso la decostruzione/e/ricostruzione grafica delle forme e delle linee del Palazzo dei Congressi, Lord Z ha proseguito il lavoro di rielaborazione digitale della location di Dissonanze, traducendo in immagini iperfuturistiche e dinamiche l'idea della continua evoluzione del Festival, e dell'intervento creativo sul/nel marmo bianco, delle esplosioni di luci, colori e ritmi. Per tutte le informazioni: www.dissonanze.it E-mail: info@dissonanze.it |
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