Se alla Festa del cinema di Roma non aveva messo piede, all’ultimo Torino Film Festival era stato ospite più giorni, presentando il dvd del "Caimano", firmando autografi e facendo scorpacciata di film. E adesso Nanni Moretti, che con la rassegna torinese ha una consuetudine di anni e anni, ha accettato di assumerne la direzione artistica. Un vero colpo grosso dei subalpini, che hanno convinto il padre di "Bianca", "La stanza del figlio" ed "Ecce Bombo" a spendere il suo nome, il suo prestigio e il suo lavoro per rendere più forte e competitiva la kermesse torinese, pressata dalla concorrenza di Venezia e Roma.
"Conosco e apprezzo il festival di Torino, che ho seguito e frequentato per anni come giurato e come spettatore - spiega il regista romano - Il lavoro di ricerca che svolge sul nuovo cinema e la proposta di autori meno convenzionali sono di grandissima importanza. Ho accettato nella speranza di contribuire al rafforzamento della manifestazione che non può che partire dal rilancio della sua identità più autentica e dal rinnovo della sua formula, con l’intento di renderla più efficace nei confronti del cambiamento in atto nell’industria del cinema e nel panorama del festival".
Questo significa che lascerà da parte il suo lavoro di regista e attore? Il regista chiarisce così le sue intenzioni sulle pagine de 'La Stampa': "Prima reciterò nel film di Grimaldi tratto da 'Caos calmo', ma ho già iniziato a scrivere una sceneggiatura. Vorrei girare nel 2008 per uscire nel 2009".
Anche il ministro Rutelli si è subito congratulato con Moretti "per questa nuova avventura che saprà vivere con la serietà e la professionalità che tutti gli riconosciamo. Potrà ampliare i confini della cultura cinematografica, dal cinema sperimentale a quello d’epoca, proponendo nuove prospettive e intercettando l’attenzione di un pubblico soprattutto giovane". |