Le voci che girano sul programma del prossimo Festival di Cannes fanno già impazzire tutti gli amanti del cinema. Ovvio che da qui a maggio saranno molte le smentite, comunque sia state un po' a sentire. Secondo The Hollywood Reporter la croisette potrebbe mandare a segno diversi colpacci: "Grindhouse" di Tarantino e Rodriguez, "No Country for Old Men" dei fratelli Coen, "Paranoid Park" di Gus Van Sant, "Cassandra's Dreams" di Woody Allen, "Youth Without Youth" di Coppola e "Sicko" di Moore. Una vera e propria avanzata americana dunque, comunque sia la sessantesima edizione di Cannes si annuncia memorabile anche per un altro motivo.
Pare, infatti, che alcuni grandi maestri della Settima Arte stiano realizzando dei film di tre minuti ciascuno per festeggiare il sessantesimo compleanno della Croisette. Tra i registi che sarebbero già al lavoro sui corti molti affezionati della croisette: i palmadorati Gus Van Sant, Theo Anghelopoulos, Ken Loach, Abbas Kiarostami e Chen Kaige, ancora il grande Manoel De Oliveira, i più grandi e rappresentativi registi orientali: Hou Hsiao-hsien, Tsai Ming-liang e Wong Kar-wai. Per l'Italia indovinate chi dovrebbe essere coinvolto? Ovviamente lui: Nanni Moretti, amatissimo dalla Francia, Palma d'oro per "La stanza del figlio" e premio alla regia per "Caro Diario".
Bando alle rivalità tra Francia e Inghilterra, Gilles Jacob - direttore del festival - sembra molto fiero del presidente scelto, l'inglesissimo Stephen Frears. Dopo l'hongkonghese Wong Kar-wai, Cannes torna in Europa e la scelta di Frears va molto d'accordo con la scorsa Palma d'oro, quella al magnifico "Il vento che accarezza l'erba" di Ken Loach, regista molto vicino per attitudini e tematiche al nuovo presidente. Che Frears si rechi a Cannes con un Oscar al suo attivo? Non dimentichiamo, infatti, che il cineasta è candidato per la regia di "The Queen". |