Proseguendo nel solco delle grandi retrospettive che hanno contribuito ad affermarne il prestigio internazionale, 'Torino Film Festival' proporrà quest'anno le personali complete di due autori fondamentali nel panorama del cinema indipendente: John Cassavetes e Wim Wenders.
Lo scavo insistito dentro i volti a rubare istanti, gesti, accenti, a scovarne i tormenti dell'incomunicabilità, saranno il tratto distintivo di tutto il cinema di Cassavetes, da "Shadows" a "Love Streams'' (Orso d'Oro 1984), passando per "Faces", "Husbands, Minnie and Moskowitz", "A Woman Under the Influence", "The Killing of a Chinese Bookie" e "Gloria" (Leone d'Oro 1980).
La personale di 'Torino FilmFestival' dedicata a John Cassavetes, curata da Jim Healy ed Emanuela Martini, proporrà la versione integrale di tutti i film diretti dall'autore, la serie televisiva "Johnny Staccato", gli episodi di "Colombo" di cui fu interprete o regista, un'ampia selezione delle sue interpretazioni cinematografiche, e sarà accompagnata da un volume di saggi e testimonianze sul suo ruolo nel panorama del cinema indipendente internazionale, sulle "eredità" che ha tramandato ai cineasti successivi, sul suo metodo di lavoro.
A metà dei Settanta la rinascita del cinema tedesco era nel pieno; accanto a Wenders allora trentenne lavoravano tra gli altri Alexander Kluge, Rainer Werner Fassbinder, Werner Herzog, Margarethe von Trotta; ma fu la sua "trilogia della strada" ("Alice nelle città", "Falso movimento", "Nel corso del tempo") a sovvertire per sempre il nostro immaginario, proponendo una sorta di "primo sguardo" innocente, potentemente simbolico, sui paesaggi "on the road".
Davanti alla sua cinepresa scorreva tutta la Germania delle contraddizioni, delle divisioni, dei sensi di colpa e dei bisogni di fuga, un Paese fatto di anime in mutazione, una ricerca esistenziale e iconografica che non poteva non tener conto delle immagini sedimentate da sguardi antecedenti; in seguito ci saranno i panorami americani e di altre zone del mondo. |