"Vorrei poter suonare dentro una casetta di plastica, quelle da giardino, e che la gente mi potesse ascoltare rimanendo fuori". Questo era Luca Flores, purissimo talento del pianoforte jazz morto suicida nemmeno quarantenne, nel 1995: l'infanzia trascorsa in Africa, lo shock mai superato dell'incidente automobilistico che gli portò via la madre, poi il definitivo ritorno in Italia e l'impossibilità di comunicare con il mondo se non attraverso la musica.
"L'obiettivo principale per me - spiega Kim Rossi Stuart, protagonista accanto a Jasmine Trinca, Michele Placido e Paola Cortellesi - era quello di raggiungere una credibilità soprattutto nella rappresentazione della persona, prima che del personaggio. Da questo punto di vista mi ha aiutato moltissimo tutto il materiale esistente su Luca, le sue lettere, i filmini amatoriali che ritraevano lui bambino insieme alla famiglia".
"Non è un film sul jazz, ma su una persona che parlava con gli altri grazie al pianoforte" - prosegue il regista Riccardo Milani, che con "Piano, solo" porta sullo schermo "Il disco del mondo: vita breve di Luca Flores, musicista", libro/biografia firmato da Walter Veltroni - "Mi interessava molto poter raccontare la storia di questo ragazzo comune, con una dote straordinaria ma con nessuna voglia di affermarsi, di apparire". Il film uscirà in 130 sale il 21 settembre. |