News: 'I Mille Occhi 6a edizione': occhi chiusi spalancati
'I Mille Occhi 6a edizione': occhi chiusi spalancati | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Venerdì 21 Settembre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
È stata presentata stamattina a Trieste la sesta edizione del Festival internazionale del cinema e delle arti - I mille occhi, che prenderà il via sabato 22 al Teatro Miela per poi concludersi il 29 settembre. Tenuti a battesimo alla Mostra del Cinema di Venezia dal regista filippino Lav Diaz fresco di premio veneziano, "I mille occhi" hanno debuttato oggi a Trieste presentando il loro programma che entrerà subito nel vivo nella serata inaugurale di sabato alle 20.30. Una sfida particolarmente faticosa, quella di quest'edizione, soprattutto per il reperimento delle pellicole. "Ci siamo meravigliati - ha detto il direttore Sergio Grmek Germani - di essere riusciti a completare un programma che vanta tesori assoluti". Primi tra tutti i preziosissimi Dreyer censurati di "FEROCE. DREYER, IL CINEMA DEGLI ESTREMI": per la prima volta insieme 4 lavori brevi di uno dei massimi registi della storia del cinema come Carl Theodor Dreyer. La peculiarità è che i corti si presentano come un moderno manifesto ambientalista su temi scottanti ancor oggi (dalla velocità sulle strade all'inquinamento delle acque) che furono addirittura bloccati dallo stesso governo danese che li aveva commissionati. Attualissimi, scandalosi e provocatori: tra loro vi è anche un inedito in anteprima mondiale (mai proiettato neanche in Danimarca), 13 minuti di altissimo valore poetico che nulla hanno da invidiare ai capolavori del maestro danese e che - presentati in apertura - già da soli giustificano l’esistenza del festival. Il trentennale della scomparsa di Maria Callas sarà celebrato con "CASTA DIVA. MARIA CALLAS IN WERNER SCHROETER": sei cortometraggi sulla divina Callas, definiti dal direttore "andywarholiani". Un documento passionale e poetico di una presenza al limite del corporeo che sarà proposto sabato 22 - ancora nella serata inaugurale - per proseguire nella serata di domenica 23, mentre lunedì 24 alle 16 spazio all'ascolto in sala di un'incisione oltre il cinema: la divina voce della Callas nella Tosca di Giacomo Puccini. Un programma che sfida le censure, quello di "I mille occhi": molte le tracce all'interno del festival a condurre al tema della libertà, dall'omaggio affettuoso a Piero Tortolina a "I POLITICI MARTIRI DELLA LIBERAZIONE AFRICANA: Lumumba, Cabral, Sankara", una sezione poliedrica dedicata agli artefici della liberazione delle terre d'Africa, rilevante anche per il particolare rapporto che, come nel caso di Lumumba, intrattennero con il cinema. Libertà come espressione estetica, e Mille occhi si punteranno su Jacques Baratier, cineasta peculiare collocatosi a latere della Nouvelle Vague, curiosamente isolato all’interno della stessa cinematografia francese. Autori non solo oggetto di attenzione da parte del festival ma che ne diventano parte integrante, come nel caso di Jackie Raynal: divenuta motore d’idee e suggerimenti, quest’anno proietterà un ricordo di Tina Aumont e, solo per "I mille occhi", un’anticipazione del suo prossimo film. Il "Premio Anno uno a un cineasta del nostro tempo" verrà assegnato (sabato 29 settembre alle 20.30) al regista portoghese Paulo Rocha, e verranno proposti tre film tra cui il suo ultimo capolavoro insufficientemente amato, "Vanitas". I percorsi musicali - dalla Callas ai Rolling Stones - approderanno, giovedì 27 settembre alle 20.30, a un evento senza precedenti: un CONCERTO AL BUIO di un grande del panorama jazz internazionale contemporaneo come DANILO REA, che creerà appositamente per "I mille occhi" la colonna sonora di un film immaginario... un modo nuovo per provare a sentire la musica. E ancora "TABÙ", un ciclo anomalo in tutti i sensi, volutamente presentato in formati non originali e centrato su alcuni dei film più estremi e censurati della storia del cinema: per un pubblico curioso che non accetta censure verso tutti i percorsi di un programma, quest'anno particolarmente tentato dalla forzatura dei limiti e dalla scoperta di capolavori sottratti alle regole. Per informazioni sul festival triestino visita il sito. |
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