La fotografia di scena sarà protagonista della mostra allestita il 18, 19 e 20 settembre al Castello Odescalchi di Bracciano da Luce Monachesi, Mirtilla Rolandi Ricci e Romano Milani.
La mostra rientra nel quadro delle varie iniziative culturali e di spettacolo che si svolgeranno negli stessi giorni nella quattrocentesca dimora-fortezza di una delle più antiche e più potenti aristocrazie. “OpereFestival” il titolo della manifestazione di cui è presidente la principessa Maria Pace Odescalchi e direttore artistico Maurizio Conte.
Le immagini esposte fissano momenti sovente irripetibili, a volte sfuggiti alla cinepresa oppure poi volutamente negati alla visione, rendendo quindi visibili alcuni segreti del dietro le quinte. Questo significa che la fotografia di scena non è una riproduzione fissa del movimento, ma un’opera autonoma e originale grazie alla quale si può cogliere l’atmosfera, lo spirito, il significato, l’impronta stilistica del film tanto da legarlo indissolubilmente alla memoria. La foto di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi è “La Dolce vita”, come Silvana Mangano conturbante mondina è “Riso amaro”, tanto per citare due scatti esemplari. Altrettanto si potrà dire, d’ora in avanti, per il Toni Servillo di “Il Divo” fotografato Gianni Fiorito o per Alessandro Preziosi “Carnera” nel film sul “gigante buono” del ring fissato da Stefano Montesi o per Alessio Boni “dipinto” da Piero Marsili Libelli in “Caravaggio”.
Insieme al cinema anche foto di scena dal palcoscenico firmate da Tommaso Le Pera e Paolo Pellion che hanno accompagnato 30 anni di avventure teatrali della storica ditta Quartucci-Tatò. Le altre foto in mostra arrivano dagli obbiettivi di Philippe Antonello, Mimmo Cattarinich, Vittor Ugo Contino, Alberto Ludovico Dionisi, Lorenzo Fanfani, Fabio Lovino, Umberto Montiroli, Gianfranco Salis, Mario Spada, Sergio Strizzi, Angelo Turetta. |