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Inverno, 1943. Martina ha 8 anni, vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna, è l'unica figlia di una famiglia di contadini che, come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare.
Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta.
I mesi passano, il bambino cresce nella pancia della madre e Martina vive nell'attesa del bimbo che nascerà mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo viene finalmente alla luce.
Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto. |
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Come mano contadina, aspra e affettuosa. Come poesia gentile, sincera e appassionata. Come preghiera intima, sofferta e piena di speranza.
Il secondo film di Giorgio Diritti non tradisce le aspettative di chi attendeva con curiosità di vedere se il regista bolognese fosse stato in grado di ripetere le emozioni e le atmosfere del suo film d’esordio Il vento fa il suo giro, acclamato da critica e pubblico e reso famoso soprattutto grazie ai Festiv [...]
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Leggi la Recensione completa di “L'uomo che verrà” |
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News sul film “L'uomo che verrà” |
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Giorgio Diritti incontra il pubblico del Valsusa Filmfest (29 Aprile 2013)
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Giovedì 2 maggio evento extra del XVII Valsusa Filmfest al Cinema Comunale di Codove (To). Giorgio Diritti e Fredo Valla, regista e sceneggiatore de “Un giorno devi andare”, incontreranno il pubblico per presentare il loro ultimo film, attualmente in sala. Per Diritti si tratta di un ritorno al festival valsusino del quale aveva inaugurato la XIV edizione presentando il film “L'uomo che verrà”.
Ingresso unico:
6€ [...] |
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Diretta streaming da Milano per "Un giorno devi andare" (27 Marzo 2013)
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Incontro con Giorgio Diritti presso i Laboratori DMS di Bologna (20 Marzo 2012)
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"Habemus Papam" è il miglior film italiano del 2011, battuto Sorrentino ( 9 Gennaio 2012)
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25 aprile: la Resistenza al Cineclub Alphaville con "L'uomo che verrà" (19 Aprile 2011)
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Migliori film 'invisibili' 2010: American Life, Passione e Le quattro volte ( 6 Aprile 2011)
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Sondaggio: vota il miglior film straniero del 2010! (14 Gennaio 2011)
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Sondaggio: vota il miglior film d'animazione del 2010! (29 Dicembre 2010)
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E' "L'uomo che verrà" il miglior film italiano del 2010 per i lettori di CdS (29 Dicembre 2010)
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Successo estero per "L'uomo che verrà" (24 Settembre 2010)
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Oscar 2011: ecco i 10 candidati italiani (21 Settembre 2010)
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European Film Awards, 4 italiani in gara (10 Settembre 2010)
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Diritti continua a vincere: Bruxelles e Globi ( 1 Luglio 2010)
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Nastri d'Argento 2010: i vincitori (21 Giugno 2010)
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Stasera al Cinema Mexico doppio Diritti (18 Giugno 2010)
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Trieste dà l'Alabarda d'oro a Giorgio Diritti ( 4 Giugno 2010)
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Nastri d'Argento, le nominations (27 Maggio 2010)
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"Luce" al cinema italiano negli Stati Uniti (19 Maggio 2010)
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"L'uomo che verrà" dopo il David torna in sala (11 Maggio 2010)
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'David di Donatello': vince "L'uomo che verrà" ( 7 Maggio 2010)
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David: 16 candidature per "L'uomo che verrà" ( 8 Aprile 2010)
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'Italiani Brava Gente': Diritti presidente giuria (31 Marzo 2010)
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"L'uomo che verrà" con Diritti al Cinema Mexico (17 Marzo 2010)
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'Storie di Cinema': vince "L'uomo che verrà" ( 1 Marzo 2010)
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Diritti presenta a Roma "L'uomo che verrà" (15 Gennaio 2010)
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La Feltrinelli di Firenze ospita Virzì e Diritti (14 Gennaio 2010)
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A Genova workshop con Giorgio Diritti ( 9 Novembre 2009)
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L'uomo che verrà oggi e domani a Londra (27 Ottobre 2009)
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Festival di Roma, vincono Diritti e Donato (23 Ottobre 2009)
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RomaCinemaFest, i premi collaterali (23 Ottobre 2009)
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"L'uomo che verrà" di Giorgio Diritti ( 1 Ottobre 2009)
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un film straordinario, onesto, che racconta la storia di un territorio senza pomposità, senza propagandare un'ideologia. anche se antipatico e inutile, mi è stato inevitabile pensare all'opera di Bertolucci che tratta lo stesso tema. ebbene, al di là della immensa fotografia di Novecento, penso che L'uomo che verrà riesca di gran lunga a raccontare meglio la storia e lo spirito di un popolo rurale durante l'occupazione tedesca, senza eccedere in ridicole prese di posizione. anzi, proprio tramite gli occhi della protagonista possiamo notare il rifiuto anche delle esecuzioni partigiane. un film molto saggio e poetico se pur tragico
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7,5
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8,5
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L'uomo che verrà |
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