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Mario, cinquantacinquenne che lavora compilando referti in un obitorio, si trova - durante il colpo di stato cileno del 1973 - a cercare di capire che fine abbia fatto la sua vicina di casa Nancy, ballerina di cabaret scomparsa misteriosamente l'11 settembre. Viene a sapere che in seguito ad un raid dell'esercito a casa della famiglia della ragazza, sono stati arrestati il fratello e il padre, tra i più accaniti sostenitori di Salvador Allende. Turbato da quella scomparsa, Mario inizia una frenetica ricerca di Nancy, finché non la trova nella soffitta di casa sua. Felice della scoperta, continua il suo lavoro, mentre la sala dell'obitorio si riempie dei cadaveri di dissidenti e di gente comune. Improvvisamente Mario viene chiamato dal responsabile dell'obitorio per scrivere il referto dell'autopsia di un personaggio straordinario. |
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News sul film “Post Mortem” |
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"No" di Pablo Larrain apre il Milano Film Festival ( 2 Maggio 2013)
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Sarà “No” di Pablo Larraìn ad aprire, il prossimo 8 maggio, la XIII edizione del Film Festival Internazionale di Milano.
Nel 1988 a Santiago del Cile. Augusto Pinochet è ancora in carica, ma il suo futuro dipende dall'esito di una campagna pubblicitaria per un referendum popolare. È su questo sfondo che si muovono i personaggi di "No", già selezionato nel 2012 a Cannes per la migliore regia, candidato quest'anno all'Oscar, e scelto ora per inaugurare il Festival di Milano. La proiezione avverrà l’8 maggio nell’Auditorium Giovanni Testori del Palazzo della Regione, e seguirà la sfilata sul Red Carpet nella piazza coperta più grande d’Italia, piazza Città di Lombardia. Che il film sia proposto in anteprima nazionale a Milano, centro e network delle agenzie creative più importanti d’Italia, non sorprende e già anticipa il tema del film: il protagonista Rene Saavedra, interpretato da Gael García Bernal (“Amores Perros”, “I Diari della Motocicletta”, Y tu mamá también, La mala education), è un pubblicitario incaricato di gestire la campagna contro il dittatore. Il suo spot si rivela vincente contro ogni aspettativa, e la democrazia trionfa.
“Con qu [...] |
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Rassegna dedicata al cileno Pablo Larraín a Roma al Fusolab ( 5 Maggio 2011)
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Migliori film 'invisibili' 2010: American Life, Passione e Le quattro volte ( 6 Aprile 2011)
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La Archibald porta in sala Pablo Larrain ( 7 Settembre 2010)
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Commenti del pubblico |
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Il cinema di Pablo Larrain non fa nulla per compiacere il pubblico. Come in Tony Manero, squallore e meschinità regnano sovrani. IL carismatico Castro veste questa volta i panni di un funzionario piccolo piccolo, indifferente a tutto, che si lascia scivolare addosso tutto ciò che accade, dalle contestazioni all'uccisione di Allende, perduto nel suo sogno anzi nel suo delirio. Non più diventare Tony Manero, bensì sposare la vicina spogliarellista. Che dal canto suo non è migliore di lui. Se la storia non è accattivante, lo stile registico non lo è di più. Inquadrature fisse, lentezza esasperante, scene apparentemente inutili. Eppure, pur essendo così fastidioso, anche questo post mortem colpisce, soprattutto a distanza, ha un suo stile, una sua forza, un suo sguardo. Che meritano se non altro rispetto. E sorte diversa da quella riservata dalla distribuzione italiana. PS. Splendida la scena dell'amplesso con l'inquadratura della gola di lei.
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» Già uscito |
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Post Mortem |
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