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Guardano a modelli nobili i gemelli De Serio, dai fratelli Dardenne (soprattutto "il matrimonio di Lorna") a Ermanno Olmi, e cercano di proporre un modello di cinema autoriale austero e profondo, fatto di silenzi, di sguardi, di corpi, di solitudini;un cinema controcorrente soprattutto in Italia, eterna patria della commedia. Peccato che alle buone intenzioni corrispondano pessimi risultati:la trama è incerta e confusa,le pause esasperanti e inconcludenti,le motivazioni psicologiche assenti o impenetrabili.Spiccano nel nulla in cui galleggiano le due ore del film la bellezza di alcune inquadrature,l'uso caravaggesco e intenso delle luci,la recitazione intensa degli attori protagonisti; troppo poco per un film ambizioso e presuntuoso,che esibisce disprezzo per il pubblico e per il buon senso.L'ottava opera di misericordia è resistere fino alla fine della proiezione...
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