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Orefice Guido, cameriere e poi libraio nell'Italia del ventennio, ha sposato una maestrina ricca, ed è ebreo. Esattamente come il suo vecchio zio, e come Orefice Giosué, il suo bambino. Come tutti gli ebrei, i tre sono stati caricati su un camion, poi su un treno, e portati in un campo di concentramento. Dove Guido, con un coraggio da leone, inventa un gioco, perché Giosué non si spaventi e riesca, magari, a sopravvivere. |
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Ci si potrebbe chiedere com’è possibile intitolare “La vita è bella” un film sull’olocausto. Benigni il provocatore, si dirà…e invece non si può che rimanere commossi dal Benigni poeta, che nelle due ore di film canta il suo inno alla Vita, anche quando il Mondo, questo sì, può essere il peggiore dei mondi possibili. L’idea di salvare il proprio figlio dall’orrore facendogli credere che tutto è un gioco, è una denuncia tanto orig [...]
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Leggi la Recensione completa di “La vita è bella” |
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News sul film “La vita è bella” |
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Nuova sezione Korean War al Florence Korea Film Festival (11 Marzo 2015)
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La tredicesima edizione del Florence Korea Film Fest, dal 20 al 30 marzo a Firenze, inaugura la Primavera Orientale a Firenze, la quarta edizione della manifestazione che racchiude i festival di cinema dedicati all’Asia (Middle East Now; Dragon Film Festival e Wa! Japan Film Festival) coordinata e promossa per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.
La nuova sezione Korean War (K-War) racconterà, attraverso sette pellicole, i molteplici volti della guerra, da quelli più atroci e drammatici a quelli più umani. Tra i titoli di questa sezione in programma “Welcome to Dongmakgol”: in una fase di stallo della guerra di Corea, il villaggio che dà il nome al film diventa rifugio per la convivenza forzata del capitano Smith, di una coppia di disertori del sud e di quello che rimane di una compagnia di nordisti. Tutti saranno convinti a una pace forzata dagli abitanti del villaggio. Il film è una riflessione sull’ inutilità storica della guerra, non è un caso che il regista Park Kwang-Hyun abbia dichiarato di ispirarsi ai film italiani “La vita è bella” e “Mediterraneo”.
Il meglio del Florence Korea Film Fest approderà poi alla C [...] |
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E' morto lo scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami (17 Luglio 2013)
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L'Orchestra Italiana del Cinema con Nicola Piovani in Piazza Tiananmen (12 Aprile 2011)
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Niente Oscar per "Vincere", uscito in contemporanea in sala e in vod (13 Gennaio 2011)
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Nicola Piovani insegnerà a Santa Cecilia (19 Febbraio 2008)
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Terni, 'FilmFestival Popoli e Religioni 2007' (31 Ottobre 2007)
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Al via l'Italian Film Fashion and Food Fest (24 Febbraio 2006)
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Senza entrare nei particolari della diatriba su chi sia più simpatico tra russi e americani, penso che sia più corretto affermare che nessuno abbia vinto la guerra da solo... hanno vinto la guerra tutti quelli che hanno vinto la guerra, e difficilmente si può quantificare chi ha dato di più (e con quali reali interessi...) alla causa, ma soprattutto è evidente che il film non è assolutamente ambientato ad Auschwitz, perciò non mi è molto chiaro su cosa si stia polemizzando...
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purtroppo dispiace leggere certi commenti: la guerra l'hanno vinta GLI AMERICANI ! è il filocomunismo che, nonostante abbia fatto orrori anche peggiori del nazifascismo, tenta di riabilitarsi, ma lasciamo perdere... detto questo, trovo sia un film molto commovente e poetico ma quantomeno inverosimile: vorrei vedere nella realtà quanto sia possibile far apparire un gioco una situazione del genere...
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Benigni con la "La vita è bella" ha realizzato un falso storico con lo scopo di compiacere gli americani e poter così mettere le mani sull' Oscar. Nel film chi è che libera Auschwitz? Gli americani. Ma è un falso clamoroso. Un errore voluto, e non casuale. Viene cambiata la storia affinché il film possa essere venduto in America. Nel film, Benigni fa liberare gli ebrei dagli Stati Uniti e non dall' Armata rossa come avvenne invece nella realtà, trattandosi del fronte orientale: alterando così la verità per scopi politici e strumentali, ha compiuto una mera operazione commerciale. Detto ciò, il film ha la sua poeticità, certo, ed è molto originale e commovente, ma assolutamente inverosimile e anche un po’ sciocco. Bella la musica e la regia. Facendo una media, non posso dare più di 3,5.
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» Già uscito |
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La vita è bella |
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