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Hesher, un giovane metallaro, capellone e tatuato, entra inaspettatamente nella vita di una famiglia che ha subito un lutto. All’inizio sembrerebbe la persona meno adatta per aiutare il tredicenne TJ ad affrontare la morte della madre, eppure dimostra di essere l’unico a riuscire a liberarlo veramente dalla sua profonda tristezza. Con i suoi eccentrici stratagemmi che si addicono più a un detenuto che a un ‘soccorritore’, Hesher accoglie TJ sotto la sua ala protettrice e offre sia al ragazzino, che a suo padre, la possibilità di essere di nuovo una famiglia. |
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News sul film “Hesher è stato qui!” |
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Box Office: Benvenuti a 24 milioni, Millennium USA peggio dello svedese ( 6 Febbraio 2012)
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Con altri 3,3 milioni (2,3 nel weekend) “Benvenuti al Nord” supera i 24 totali: i 30 milioni di “Benvenuti al Sud” restano alla portata ma il sorpasso non è così scontato, considerando che il film di Miniero sta dimezzando l'incasso ogni settimana e che da venerdì avrà la concorrenza di Fausto Brizzi.
“Hugo Cabret”, in attesa degli Oscar per i quali è tra i favoriti, esordisce con 1,75 milioni: risultato non eccezionale considerando il sovrapprezzo del 3D. Regge bene al terzo posto “Mission Impossible: Protocollo Fantasma”, che aggiunge 2 milioni (1,3 nel weekend) ai 2,3 dell'esordio.
Non riesce a salire sul podio Fincher: “Millennium - Uomini che odiano” le donne incassa meno di un milione, 17 mila euro meno dell'originale svedese ma paradossalmente quasi 100 mila euro più di “The Social Network” (sono lontani i tempi dei 3 milioni di “Benjamin Button”).
Sopra quota mezzo milione resistono “ACAB” e “The Iron Lady”, che in 10 giorni di programmazione arrivano rispettivamente a 565 e 515 mila euro.
Tra le novità del weekend deludono “I Muppet” che non superano i 150 mila euro (prat [...] |
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Un soggetto originale nel suo bilanciamento tra drammaticità e grottesco è stato tramutato in una sceneggiatura altalenante, che si adatta su un terreno sicuro proprio quando ci si aspetterebbe quel tocco di anarchia narrativa e stilistica propria dello stesso Hesher. I risvolti drammatici della vicenda sono sempre molto realistici, ma poco trasportanti, mentre i toni della commedia nera sono decisamente più azzeccatii. Mi aggiungo alla lode per Joseph Gordon Levitt, non nuovo a ottime prove nel cinema indie, da 'Mysterious Skin' a '50 e 50'.
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Ben girato, buoni dialoghi e ottimamente recitato, ma a parte l'originalità del personaggio che da il nome al film e l'imprevedibilità delle sue azioni, la trama risulta troppo banale... tanto che a metà del film già si capisce il destino di ogni singolo personaggio...
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Hesher è stato qui! |
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