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Due coniugi, intorno ai settant’anni d’età, decidono di passare qualche giorno dai figli che abitano a Tokyo e non vedono da molto tempo. L’accoglienza è tiepida: i figli, cresciuti, hanno i loro impegni, un ritmo di vita che non riuscirà ad integrarsi con la presenza dei genitori. La vacanza sarà breve, allietata in parte dalla benevolenza della nuora Noriko, vedova da otto anni. Il viaggio consente loro di fare il punto della propria vita per affrontare serenamente l’uno la vecchiaia, l’altra la morte. |
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Con Viaggio a Tokyo Ozu raggiunge il vertice della sua evoluzione cinematografica: lasciata (momentaneamente) da parte la poesia delle sue opere del primo dopoguerra, si concentra sul messaggio senza intervenire in prima persona, lasciando lo spettatore da solo ad assistere all’essenza della solitudine.
Il tema dei rapporti familiari è ormai centrale nella cinematografia di Ozu: il binomio genitore-figlia viene esteso al nucleo familiare, [...]
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News sul film “Viaggio a Tokyo” |
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Tornano in sala sei capolavori di Ozu ( 9 Giugno 2015)
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Dal 22 giugno al cinema il nuovo progetto della Tucker Film: riportare in sala, in versione restaurata, sei capolavori del regista giapponese Yasujiro Ozu. La casa di distribuzione friulana, in collaborazione con la storica Shochiku di Tokyo e con FICE - Federazione italiana dei cinema d’essai, riporterà sul grande schermo sei pellicole. Si comincia all’Apollo e all’Anteo di Milano, in doppia programmazione dal 22 giugno al 22 luglio, poi la rassegna si sposterà a Roma e toccherà nel corso delle settimane vari capoluoghi italiani, da Nord a Sud.
Restaurati e digitalizzati dalla Shochiku, la storica major nipponica che ha prodotto la maggior parte delle 54 opere di Ozu, i film verranno proiettati per la prima volta in Italia ad eccezione di “Buon giorno” (Good Morning), che il Far East Film Festival di Udine ha presentato nel 2014. Assieme allo stesso “Buon giorno”, dunque, gli spettatori italiani potranno finalmente ammirare in sala “Fiori di Equinozio” (Equinox Flower), Tardo autunno (Late Autumn), “Il gusto del sake” (An Autumn Afternoon), “Tarda primavera” (Late Spring) e, ovviamente, “Viaggio a Tokyo”. Preziosi titoli che appartengono al periodo d’oro [...] |
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9,5
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8
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Due anziani coniugi non vedono i propri figli da tempo e decidono di fare loro visita a Tokio. Ma non ricevono l’accoglienza desiderata e, malgrado i modi e le cerimonie previste dai rituali risultino formalmente ineccepibili, si delinea un’atmosfera di disagio che poco a poco comincerà a gravare pesantemente sulla presenza dei genitori per i quali non c’è abbastanza tempo da dedicare, né cure. L’affetto e una maggiore attenzione verranno paradossalmente solo da una persona estranea alla famiglia, la moglie del figlio morto. Dietro sembianze delicate il film si rivela come una glaciale amarissima riflessione sulla famiglia, dall’aspettativa dei genitori all’indifferenza dei figli. Il tutto, scandito da un ritmo molto molto lento e dalle tante bevute di sakè.
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7,5
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Molto delicato, di una delicatezza tipicamente giapponese. Inquadrature fisse, dove in modo ossequioso si muovono i personaggi di una famiglia tanto mutata rispetto alle origini. Ozu gira nel '53 un tema invero attualissimo. Divertente la parte in cui il padre e l'amico tornano ubriachi a casa della figlia (malgrado il film si stagli su un tappeto generale di quiete e lentezza). Grande parte quella di Noriko, colei che meno appartiene alla famiglia e che più invece alla stessa famiglia è legata.
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Viaggio a Tokyo |
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