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Johann Friedrich Struensee, fisico e medico dei poveri ad Altona, accompagna il Re di Danimarca nel 1768 in un viaggio di un anno per l'Europa.Durante il viaggio si guadagna la fiducia del re, psicologicamente instabile, che lo sceglie come medico personale. Ma il medico vuole di più: insieme alla regina Caroline Mathilde, innamorata di lui, inizia a prendere decisioni riguardo gli affari di stato nella sua ottica illuminista. |
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News sul film “Royal Affair” |
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12 nomination agli Oscar per Spielberg, segue Ang Lee con 11 (10 Gennaio 2013)
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Sono state ufficializzate le nomination per gli Oscar, i premi dell'Academy che saranno consegnati per l'85esima volta domenica 24 febbraio al Kodak Theater nella cerimonia presentata da Seth MacFarlane ed Emma Stone. Il film con più nomination, 12, è “Lincoln” di Steven Spielberg, seguito da “Vita di Pi” di Ang Lee a quota 11; insieme a questi due film, altri 3 realizzano l'accoppiata miglior film - miglior regia: “Silver Linings Playbook” di David O. Russell, “Beasts of the Southern Wild” di Benh Zeitlin e “Amour” di Michael Haneke, film in lingua straniera capace di ottenere anche 4 nomination pesanti. Nella categoria in cui “Cesare deve morire” non riesce ad entrare in cinquina, accanto ad Haneke troviamo il danese “A Royal Affair”, il cileno “No”, il norvegese “Kon-Tiki”e il canadese “War Witch”.
Tra gli attori merita una menzione il cast di “The Master” con tre candidature (Joaquin Phoenix, Phillip Seymour Hoffman e Amy Adams); scontata quella di Daniel Day-Lewis, sorprende Bradley Cooper e, tra i non protagonisti, si rivede nientemeno che Robert De Niro.
Nel Primo Piano sugli Oscar la lista completa delle nomination. [...] |
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62° Festival di Berlino: vinconi i fratelli Taviani con "Cesare deve morire" (18 Febbraio 2012)
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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7,5
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Bel film storico, splendidi i costumi, ottime le interpretazioni, così come ottima è la fotografia. Consigliata la versione originale in danese con i sottotitoli.
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7
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Non avrà la potenza di "Barry Lindon" né la drammaticità di "Amadeus", ma questo "Royal affair" rimane un bel film, ben al di sopra della media delle pellicole in costume, soprattutto degli ultimi anni. Innanzitutto perché racconta una storia potente, poco nota (almeno in Italia) e basata su fatti reali; poi perché gli attori sono tutti all'altezza del ruolo e perché la regia non cade quasi mai nei cliché convenzionali del genere. Questo re danese pazzo pilotato dal suo medico ha un sapore pirandelliano; i temi della follia, del potere, del progresso hanno uno sviluppo non banale, come l'immancabile triangolo amoroso, che non scade però quasi mai nel becero e si solleva a tratti alle altezze del grande cinema. Forse non un capolavoro, ma comunque da vedere.
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