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Il primo premio della sezione documentari dell'XI edizione dell'Ischia Film Festival è andato a “La guerra dei vulcani” di Francesco Patierno che a cavallo tra il cinema del reale e il melò porta avanti la narrazione in modo originale, prendendosi il lusso di dirigere, attraverso il montaggio, due indimenticabili dive come Anna Magnani e Ingrid Bergman. La Storia incontra la Settima Arte in un film unico nel suo genere. Un lavoro di grande impatto dunque, che ha conquistato la Giuria, composta da Vittorio Giacci, Giuliana Muscio, Chiara Martegiani, Antonio Capellupo. Il premio per il Miglior Cortometraggio è andato invece a “Margerita” di Alessandro Grande, una fiaba moderna che prende vita in una Roma multietnica, mettendo l'uno di fronte all'altro un giovane ladruncolo rom e una violinista italiana.
Nella sezione Location Negata trionfa invece “L’alfabeto del fiume” di Giuseppe Carrieri, film ambientato sulle rive del Gange, location di morte e di fame, in cui un professore illuminato prova a donare un futuro alle nuove generazioni attraverso la cultura.
E’ Abbas Kiarostami ad aggiudicarsi il Premio Castello Aragonese come miglior regista, per “Qualcuno da amare”.
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